È l’orario di punta, quello in cui si corre al supermercato per gli acquisti dell’ultimo minuto. Sono le 19 e 30 e al Conad di Bonascola c’è parecchia gente, parecchi anche i clienti già in cassa.
E sono proprio quei clienti a temere il peggio. Tutto si consuma in un batter d’occhio: entrano nel supermercato tre uomini, tutti e tre con accento straniero, e puntano dritto verso la cassa 2 e la cassa 4. Non lasciano adito a dubbi, allungano i taglierini, minacciano le cassiere e chi sta facendo la coda per pagare la spesa. Uno di loro esibisce pure la pistola. Il loro obbiettivo sono i cassetti con il denaro: riescono a strapparne due con tutto l’incasso all’interno. Poi si dileguano.
Una rapina in piena regola, un’azione rapidissima: un uomo ha il volto coperto con il passamontagna, due invece indossano il cappello e coprono il viso con una sciarpa alzata fino agli occhi. Dicono poche parole, ma bastano perché i presenti identifichino accenti stranieri. Due hanno un taglierino in mano e lo allungano per minacciare dipendenti e clienti, uno di loro ha addirittura una pistola. Se quell’arma sia vera è da verificare, certo è che terrorizza un intero supermercato. I tre, probabilmente giovani, preso il bottino, raggiungono una porta di servizio, escono sul retro del supermarket e si dileguano. Non è escluso che ad aspettarli, a pochi passi dal punto vendita, ci sia una macchina con un quarto uomo. Un palo in piena regola, pronto ad avvisare nel caso qualcosa vada storto e pronto ad accelerare per far perdere ogni traccia del gruppo.
I dipendenti contattano le forze dell’ordine, sul posto si precipitano polizia e carabinieri, ma quando scatta la telefonata i tre uomini già si sono dati alla fuga. Gli agenti iniziano a raccogliere testimonianze: i clienti e i cassieri sono impietriti. Terrorizzati. La polizia scientifica effettua i rilievi per ricostruire l’accaduto e verificare che il trio non abbia lasciato tracce utili ad identificarli.
Parte la caccia agli uomini: fa buio, ma la zona è piena di gente. Allo stadio si gioca la partita e il vai e vieni è continuo: la polizia intensifica i controlli e dirama l’ordine di controllare ogni auto sospetta. Mentre Bonascola trema e si ripropone con urgenza il tema sicurezza.
il tirreno