E’ stata dichiarata la morte cerebrale, causata dalla prolungata asfissia, del sub 52enne della polizia impegnato nelle ricerche del corpo di Isabella Noventa, la 55enne padovana di cui non si hanno più notizie dallo scorso 15 gennaio. L’agente, in servizio al Centro nautico sommozzatori di La Spezia, sarebbe rimasto incastrato sul fondo del fiume Brenta nel corso della perlustrazione ‘palmo a palmo’.

Il sub, Rosario Sanarico, 52 anni, sarebbe rimasto incastrato sul fondo del fiume. Portato in ospedale, le sue condizioni erano subito apparse gravi a causa della prolungata asfissia.

Asaps, Rosario collega generoso e disponibile – Rosario Sanarico, detto Sasà, il sub ispettore capo della Polizia di Stato del Centro nautico di La Spezia rimasto incastrato mentre perlustrava il fondale del Brenta alla ricerca del corpo di Isabella Noventa, “era conosciutissimo e molto amato per la sua grande generosità e disponibilità con tutti”. Così lo ricorda su facebook Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), che lo aveva conosciuto personalmente. “Sasà lascia la moglie e due figli: una ragazza di 26 anni e un bimbo di 7 anni”, aggiunge Biserni, che ha espresso condoglianze “alla famiglia di Rosario e ai colleghi del Centro Nucleo Sommozzatori di La Spezia”.