. È un uomo di 43 anni, residente a Rho (hinterland milanese) ma con casa a Villafranca, l’autore della rapina alla farmacia Malaspina di via San Giovanni, compiuta la sera del 5 febbraio scorso. Da ieri l’uomo è agli arresti domiciliari con l’accusa di rapina e minacce: messo alle strette dagli inquirenti ha in sostanza ammesso tutto. Cioè ha confermato di essere stato lui a mettere a segno il colpo e di avere soltanto simulato di essere armato.

I carabinieri di Villafranca e di Pontremoli sono risaliti all’uomo – che ha precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti – grazie alla descrizione della dottoressa Chiara Barani, contitolare della farmacia (assieme a Luigi Baldassini) e figlia del senatore di Ala Lucio Barani; e grazie alle telecamere del Comune di Villafranca installate nelle strade vicino alla farmacia. I militari, una volta avuto l’identikit lo hanno confrontato con le foto segnaletiche a loro disposizione e hanno presto ristretto la loro attenzione al 46enne di Rho. Il quale, sì abita e vive in Lombardia, ma in Lunigiana dispone di un’abitazione lasciatagli dalla madre.

Ed è in questa casa nel Comune di Villafranca che i carabinieri hanno trovato e arrestato, con in mano un’ordinanza firmata dal giudice Antonia Aracri, il rapinatore. Nella casa è stato trovato anche un giubbotto del tutto simile a quello indossato dalla figura immortalata dal sistema di video sorveglianza e corrispondente alla descrizione fatta dalla farmacista. I soldi della rapina, 1.500 euro circa, invece, non sono stati trovati. Così come nessuna traccia è stata trovata dell’arma che l’uomo aveva fatto intendere di avere al momento della rapina («dammi tutti i soldi o ti sparo», aveva detto alla dottoressa Barani tenendo una mano in tasca). “Non ho armi, ho fato solo finta”, avrebbe detto ai militari che non hanno, al momento, motivi per non credergli.

La rapina era avvenuta la sera di venerdì 5 febbraio scorso. Erano le 19,15 circa quando il rapinatore è entrato nella farmacia Malaspina. All’interno c’era soltanto Chiara Barani, 32 anni. La ragazza si è vista apparire di fronte uno sconosciuto, dall’apparente età di 35-40 anni, carnagione chiara che, in un italiano senza particolari accenti, le ha rivolto un a cui è stato impossibile dire di no. L’uomo teneva una mano nella tasca del giubbotto, facendo intendere che poteva impugnare un’arma. Così lei ha aperto la cassa e, senza neppure rendersi conto di quanto essa conteneva, ha consegnato il tutto al malvivente. Millecinquecento euro più o meno, il bottino. L’uomo, impossessatosi del malloppo, ha inforcato la porta dalla quale era appena entrato, per poi dileguarsi nel buio. Ma il rapinatore era stato in zona più volte, forse per preparare il colpo, e il suo volto non è sfuggito alle telecamere.

Dopo essersi ripresa dagli attimi di autentico terrore che aveva vissuto nel tu per tu con il rapinatore, Chiara Barani aveva telefonato ai carabinieri e poi al padre, Lucio, impegnato a Roma data la sua attività di parlamentare. «Appena quell’uomo è fuggito – ha raccontato la farmacista – mi sono chiusa all’interno della farmacia, mettendomi

al sicuro e, dopo essermi un po’ ripresa, ho trovato la forza di telefonare ai carabinieri e poi a papà». Le ricerche dei carabinieri sono partite la sera stessa del colpo e ora, a tempo di record, sono andate a bersaglio: l’autore del colpo è stato preso.