“Complementari non fagocitati. Non una fusione per incorporazione ma una fusione tra enti paritetici. Un’unica autorità portuale con La Spezia vuol dire un ente dove le due regioni sono coinvolte in egual maniera. Il porto di Marina di Carrara quindi resta parte integrante della Toscana, mantiene la sua identità toscana e la sua strategicità all’interno di una regione che è cuore pulsante della logistica del centro nord Italia. Il miglior modo di affrontare la questione è avere una visione allargata, non guardare solo a dove va la sede dell’Autorità portuale ma pensare a come porci all’interno di un mercato sempre più globale e globalizzato, per presentarci a questa sfida coesi e quindi più forti. Il percorso di semplificazione è appena cominciato, le autorità portuali passano da 24 a 15 ma mi auguro arrivino a ridursi ulteriormente. Spero che il Governo, proceda in questa semplificazione e auspico la creazione di un’unica autorità portuale dell’Alto Tirreno che vada da Savona a Livorno; dovremo essere pronti a sfruttare questo momento come un’opportunità per rilanciare la nostra economia. Nello spazio compreso tra Livorno e Savona si concentra almeno l’80% del traffico contenitori nel nostro paese, abbiamo un’occasione cruciale da non perdere. È il momento quindi di guardare avanti e, nell’ottica di un riordino e di una sempre maggiore semplificazione, essere costruttivi e pensare al bene del nostro porto e al suo sviluppo. Dobbiamo porci sul piano del mercato internazionale in maniera competitiva, forte e non localistica. L’obiettivo che abbiamo di fronte non è la conservazione di una struttura territorialmente limitata ma la creazione di un sistema portuale vero, capace di confrontarsi con le forme più evolute della portualità straniera”.

 

Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente Prima commissione, interviene in merito alla situazione del porto di Marina di Carrara, a partire dall’accorpamento dell’Autorità portuale con La Spezia.