La Regione sta mettendo le gambe al Protocollo d’intesa “antismog” sottoscritto il 30 dicembre scorso con Ministero dell’ambiente e Anci.
Con la modifica della legge regionale 9 del 2010 “Norme per la qualità dell’aria” che ha avuto oggi l’ok dalla giunta, si predispongono strumenti più mirati e più stringenti per far fronte all’emergenza inquinamento.
Due gli aspetti salienti: saranno approvate le linee guida, i criteri e le modalità che serviranno a elaborare i Piani di azione comunale (PAC) e a definire le situazioni a rischio di superamento delle soglie di allarme e dei valori limite.
Inoltre saranno determinati specifici indici di criticità tenendo conto delle misurazioni effettuate, senza soluzione di continuità, cioè anche a cavallo di due anni di riferimento e in linea con il protocollo di intesa firmato a dicembre che, per il PM10, identifica in 7 giorni il termine dei superamenti delle soglie per l’attivazione delle misure emergenziali.
La proposta di legge contiene anche il necessario rafforzamento dei poteri sostitutivi in capo alla Regione.
Dopo l’approvazione della modifica della l.r. 9/2010, la Regione procederà alla integrazione della deliberazione della GR 1182/2015, indicando i criteri che i Comuni dovranno applicare per apportare le integrazioni dei PAC ed il termine entro il quale i Comuni dovranno provvedere.
Qualora i Comuni non provvedano nei termini stabiliti alle integrazioni dei PAC, o vi provvedano in difformità ai criteri dettati dalla Regione, quest’ultima eserciterà i poteri sostitutivi previsti dalla l.r. 9/2010.