150 mila euro per la sistemazione dello smottamento a Nazzano a carico del Comune di Carrara e una cifra ancora da definire per la messa in sicurezza del canale Gragnana che sarà progettata dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord: compiti chiari e competenze assegnate per gli interventi su uno dei principali affluenti del Carrione, un corso d’acqua che tanti grattacapi ha creato negli ultimi tempi in termini di rischio idraulico. Tutt’altro che certa invece la fonte del finanziamento che dovrà servire a coprire i costi degli interventi sul canale, soprattutto perché la Regione Toscana sembra aver deciso di stringere i cordoni della borsa.
L’evento più recente e più preoccupante che ha interessato il Gragnana è stato lo smottamento in località Grazzano che ha comportato la parziale inagibilità del parcheggio ai piedi del parco della Padula e tante preoccupazioni per i residenti della zona, soprattutto quelli delle palazzine Erp poste proprio davanti al parcheggio. Del movimento franoso si occuperà direttamente il comune che per l’intervento ha stanziato 150 mila euro, già inseriti nel piano triennale degli investimenti. I problemi del Gragnana però, purtroppo, non si fermano qui: anche in località Molino di Sorgnano sono stati segnalati dei movimenti del terreno e così il Consorzio di Bonifica Toscana Nord è stato incaricato di mettere a punto uno studio prima e un progetto poi per la messa in sicurezza del corso d’acqua. L’incarico per la progettazione è stato affidato proprio in queste settimane e dunque di qui a breve dovrebbe essere reso noto quanto “costerà” sistemare il canale. Il tratto interessato dall’intervento è abbastanza ampio e va dalla confluenza con il Carrione, in località la Lugnola, nella zona ovest di Carrara fino a Linara, una località situata qualche chilometro più a monte sulla strada statale 446, quella per intenderci che porta a Castelpoggio. Il problema, in questo caso, non è solo determinare l’entità della spesa ma soprattutto individuare e stanziare le risorse necessarie agli interventi di messa in sicurezza che dovrebbero essere in capo all’amministrazione toscana. Ma visto il recente giro di vite all’erogazione dei finanziamenti deciso dalla Regione, gli interventi sul Gragnana sembrano quanto mai appesi a un filo.