Importavano da Hong-Kong borse di “Mandarina Duck” e scarpe, scarponi, vestiti delle più note marche di abbigliamento, rigorosamente contraffatte, e rivendevano tutto nella varie province del nord Italia, incluso la provincia di Massa Carrara e soprattutto in Lunigiana, cuore delle vendite. È un’indagine lunga un anno quella coordinata dal pm spezzino, Claudia Merlino, che ha portato al sequestro di merce per un valore complessivo di oltre due milioni di euro e alla richiesta di rinvio a giudizio per cinque persone domiciliate tra la provincia apuana e La Spezia. Sono adesso accusati di furto aggravato, ricettazione, introduzione e vendita sul territorio nazionale di beni con marchi contraffatti.
Tra le merce sequestrata, infatti, c’erano circa 4.000 borse marca “Mandarina Duck” per un valore di oltre 500 mila euro. Le varie perquisizioni effettuate nei luoghi individuati nel corso dell’indagine hanno però permesso di recuperare anche merce proveniente da furti per un valore di oltre due milioni di euro: oltre 6.000 articoli d’abbigliamento marca Betty Boop, Diesel e Versace, circa 200 scarponi da sci Dalbello, quasi 4000 paia di scarponi marca Timberland, oltre 2000 maglie marca Abercrombie & Fitch, Guess, Ralfh Lauren e Pepe Jeans, e ancora e ancora. È una montagna di materiale quella sequestrata dalla polizia di Stato: beni con marchi contraffatti che una volta immessi sul mercato avrebbero fruttato all’organizzazione circa un milione di euro. La merce rintracciata risultava essere già transitata, in importazione da Hong-Kong attraverso il porto della Spezia con destinazione Bologna.
il tirreno