Si chiama white list (lista bianca): un lungo elenco con il nome di chi nella zona a traffico limitato può entrare. Vai da Master, dimostri di avere diritto all’accesso, fornisci la targa dell’auto ed ecco che il tuo nome compare nella lista e quando i portali ti fotografano mentre entri nell’area off limits, beh non ti succede nulla. Ma se nella fatidica lista non ci sei, allora sono guai. Guai da 80 euro suonati.

Se ne accorgeranno nei prossimi giorni le centinaia di massesi che si ritroveranno nella cassetta della posta una bella multa: i portali li hanno pizzicati mentre entravano – senza averne diritto – nella zona a traffico limitato. Sono mille le sanzioni notificate, pronte per essere recapitate. Davvero tante e ancor di più se si pensa che sono solo una parte del totale, una prima tranche: quelle mille sono, infatti, le sanzioni elevate nel periodo compreso tra il 28 novembre e i primi giorni di dicembre. Insomma, nella prima settimana di attivazione, i varchi hanno beccato mille automobilisti mentre entravano, senza averne diritto, all’interno della zona a traffico limitato.

E adesso a quegli automobilisti tocca mettersi le mani in tasca: la sanzione è di 81 euro a cui si aggiungono i 12,20 euro di spese di notifica. Insomma, la somma da pagare è di 93 euro e centesimi. A meno che – la legge lo consente – il cittadino non tenti la via del ricorso.

Chi si ritrova la multa nella cassetta della posta, ha la possibilità di risparmiare qualche decina di euro se decide di pagare subito: la norma prevede, infatti, uno sconto del 30% sull’importo per chi versa il dovuto nei 5 giorni successivi alla notifica. Chi opta per questa strada dovrà sborsare poco più di 56 euro (a cui vanno comunque aggiunte le spese di notifica). Qualcuno di soldi ne dovrà tirar fuori parecchi perché si troverà a fare i conti – è proprio il caso di dirlo – con più di una sanzione per essere entrato in Ztl parecchie volte.

Tra i multati non mancano i soliti furbetti, quelli che cercano di accorciare la strada passando dove non si dovrebbe, con la speranza di non essere beccato, nè punito. Nella lista di chi ha sbagliato, c’è però anche qualcuno che in zona a traffico limitato è entrato per errore. In molti casi si tratta di residenti a bordo della seconda auto. Se, infatti, alla prima automobile è permesso l’accesso sempre (purché abbia il pass), la seconda ha campo libero soltanto in alcune fasce orarie. E chi sfora, entra o esce oltre l’ orario consentito, viene fotografato dal portale. Il cervellone elabora i dati attraverso un software collegato al comando dei vigili urbani e attiva le procedure di notifica. Con una concessione: chi viene beccato in errore una prima volta non è più sanzionato nelle due ore successive, dopodichè se l’errore si ripete si ripete pure la sanzione

Qualcuno in ztl è, invece, entrato certo di poterlo fare, convinto che basti risiedere in centro o essere titolari di un attività nel cuore cittadino per avere libero accesso: non ha quindi inoltrato richiesta di pass a Master ed è entrato e uscito in piena libertà. Con il risultato che, in questi giorni, si ritroverà in cassetta della posta un bel numero di raccomandate per il pagamento della sanzione. C’è poi chi a Massa non ci vive nè lavora, ma è arrivato per fare un giro o dare un’occhiata ai negozi e si è ritrovato ad oltrepassare i fatidici occhi elettronici. Adesso anche lui farà i conti con la multa.

Il sistema informatico ha elaborato, fino ad ora, i dati raccolti nella prima settimana di accensione dei portali, c’è da immaginare che il prosieguo dell’elaborazione vedrà un numero altissimo di contravvenzioni. Anche se la logica fa presumere che, con il tempo, le regole diventino abitudine e il numero di infrazioni si riduca. In ogni caso c’è da scommettere che i prossimi giorni saranno in parecchi ad alzare il dito contro ztl e portali elettronici.

 

il tirreno