Quarantanove sedute del consiglio comunale in un anno – quattro al mese di media – 939 riunioni delle commissioni consiliari, un tasso di presenza superiore all’80% con alcuni consiglieri che si sono persi una sola assise in 12 mesi. E altri che si sono fatti più di 300 sedute di commissione (una media di una al giorno escluse le domeniche!) in un anno. Sono alcuni numeri dell’attività del consiglio comunale di Massa nel corso del 2015.
I numeri, raccolti e resi noti Domenico Ceccotti, presidente del consiglio comunale, evidenziano come gli “eletti” massesi partecipino con assiduità e costanza ai lavori connessi al loro mandato. Una vocazione stakanovista che nulla dice sull’efficacia del loro operato ma che, comunque, disegna – così legge i dati statistici il presidente Ceccotti – un quadro lontano dai casi clamorosi di consiglieri che firmano presenze fittizie, che partecipano a sedute per pochi minuti allo scopo di incassare il gettone di presenza. «È stato un anno – dice il presidente – pieno, di un consiglio dinamico e attivo che ha lavorato sodo, in aula e nelle commissioni, basti pensare alle sedute fiume di luglio per l’adozione del Regolamento urbanistico. Qualcuno sostiene che l’alto numero di convocazioni di commissioni sia un escamotage per aumentare i gettoni di presenza? Non credo proprio.
Il compenso per ogni seduta, di consiglio o di commissione, è di 36 euro lordi, all’incirca 20 netti. Non credo che un consigliere decida di fare una commissione in più per denaro. No, credo che alla base del loro lavoro ci sia il senso di responsabilità e la voglia di approfondire i temi della vita amministrativa cittadina. Quanto poi al trucco del “firma e fuggi”, il regolamento del consiglio comunale stabilisce che il consigliere possa incassare il gettone solo se partecipa ad almeno due terzi della seduta, chge dura in genere un paio d’ore».
Resta, tuttavia, il numero monstre di commissioni convocate: 939 (ma nel 2014 furono ancora di più: 989), con i consiglieri comunali dei gruppi più piccoli (e che quindi fanno parte di più commissioni) impegnati in due-tre sedute al giorno. Agostino Incoronato, unico eletto dell’Udc se ne è fatte 339; Stefano Carusodi Italia Unica ne ha collezionate 322.
Quanto alle sedute di consiglio comunale, i più assidui sono la capogruppo pd Elena Fruzzetti, il piddino Giovanni Giusti, veterano dell’aula e il socialista Giancarlo Casotti: presenti a 48 riunioni su 49. I più “assenteisti” risultano Matteo Paci (5 Stelle), presente 27 volte su 49; e Giacomo Bugliani del Pd (che è anche consigliere Regione): 31 volte presente e 18 volte assente.
Diversa la classifica delle votazioni. Al primo posto la consigliera Sabrina Bertelloni che ha schiacciato il bottone del voto elettronico 422 volte, partecipando così al 91,74% delle votazioni. In fondo alla graduatoria, gli Arancioni Fabrizio Brizzi, Andrea Ofretti, Carmen Menchini e Gabriella Gabrielli, che hanno votato in media il 40% delle volte. Ma cioò è spiegabile con il fatto che spesso le opposizioni decidono di non votare per ragioni politiche. Al 43% di votazioni si ferma però anche il piddino Bugliani, che è della maggioranza.
il tirreno