Marco Bellè è il nuovo delegato provinciale Giovani Impresa di Coldiretti. Cosa fa? Cura gli olivi secolari per poi ricollocarli nei giardini di case e ville ma anche in rotonde e aree verdi urbane. “Arrivano stressati, senza foglie e rami dopo viaggi anche molto lunghi. Li recuperiamo e li valorizziamo conservando intatta la loro storia che può arrivare anche fino a mezzo secolo di vita. Se potessero parlare – racconta Marco – ci potrebbero raccontare la storia come nessuno ha fatto mai”. 26 anni, massese, iscritto all’Università di Scienze Agrarie, Marco lavora nel Garden della sua famiglia, l’M.B Garden sulla Via Aurelia, a Romagnano che andò in parte distrutto durante l’alluvione del 2012. Il ricordo è ancora vivo: “sono state settimane molto dure che ti mettono con le spalle al muro; – racconta ancora – ma non puoi fare altro che rialzarti. E noi ci siamo rialzati. Quello è stato un momento importante anche per me: è li che ho realizzato quando fossi attaccato all’azienda”. Con il suo ingresso, l’azienda di famiglia è pronta a fare un nuovo passo in avanti: produrre in proprio le piante in vaso e da esterno. “In questo modo creiamo nuovo valore per l’azienda – spiega Marco – e possiamo legare la produzione alla vendita diretta nel Garden”. A fare compagnia a Marco e gli altri 113 imprenditori agricoli under 35 della provincia di Massa Carrara (fonte Isr – Camera di Commercio di Massa Carrara) ci saranno, con molta probabilità, almeno un’altra trentina di nuove esperienze imprenditoriali. Tante sono state le richieste di partecipazione al bando della Regione Toscana per ottenere il premio di primo insediamento agli uffici di Coldiretti. “C’è un ritorno all’agricoltura, è innegabile, e lo vedo nel piccolo anche al Garden: ci sono molti giovani che si fanno il piccolo orto a casa o anche nel balcone. E’ diventato, al di la dell’aspetto professionale, uno stile di vita come lo è il mangiare sano e magari anche biologico. Abbiamo fatto incontri, nei mesi scorsi, anche con cento partecipanti. L’agricoltura avrà un ruolo sempre più importante sia nella produzione di cibo che di tutela del suolo e dell’ambiente”. Una recente indagine di Coldiretti lo conferma: il 57% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o in banca (18%). “Il mio compito, e così come quello degli altri giovani imprenditori che hanno già maturato un’esperienza sarà quello di assistere ed accompagnare chi si affaccia magari per la prima volta in questo mondo che richiede sacrificio ed abnegazione. In agricoltura c’è spazio per tutti”.