È iniziato con il cambio del giudice il processo alla rissa che ha causato la guerra tra bande, quella di piazzetta De Andrè. Quattro gli imputati: Andrea ed Elisa Mazzi, Adil Amroui e Giacomo Pucci. Il giudice Giovanni Sgambati ha rinunciato all’incarico per l’eventuale incompatibilità che potrebbe nascere, visto che è il presidente del collegio che dovrà pronunciare la sentenza in corte di assise per il duplice delitto di Natale. Procedimento che vede alla sbarra Andrea Mazzi. E che è in fase di conclusione (il verdetto è atteso per il 23 ottobre). Al posto di Sgambati è stato nominato il collega Fabrizio Garofalo.
Ed è stato proprio Garofalo ieri mattina ad aprire la fase dibattimentale, dando il via a una serie di disposizioni e poi rinviando tutto a febbraio. Dei quattro imputati era presente soltanto Andrea Mazzi, che tornerà in aula anche il 12 ottobre, quando le parti civili in corte di assise chiederanno il risarcimento per l’omicidio di Andrea Fruzzetti ed Enrico Baria. Sono rimasti a casa invece Adil Amroui, Giacomo Pucci (entrambi con restrizioni alla libertà e pesanti condanne sempre legate a queste vicende), mentre Elisa Mazzi, sorella di Andrea, non si è mossa dal carcere di Pisa, dove è stata reclusa dopo l’operazione Spari e dispari sulla faida dei Poggi.
Questo processo assume un’importanza reale perché quella di piazzetta De Andrè è stata la prima rissa che si è registrata tra la banda dei Poggi e quelli di Castagnara. Da lì l’escalation di violenza che secondo il sostituto procuratore Rossella Soffio (pm in entrambi i procedimenti) ha portato al duplice delitto di Natale. È qui, secondo la squadra mobile, che nasce il dissidio tra Marco Menchini e Giacomo Pucci, sfociato poi nell’accoltellamento di fronte al discopub Baraonda. Ma la rissa – nella ricostruzione della procura – è importante anche perché vede l’entrata in scena dei montignosini che nulla c’entrano con le bande, ma che intervengono a difesa di un ragazzo (sono di Montignoso le due vittime di Natale). In piazza De Andrè – ricostruiscono gli inquirenti – fu l’inferno con tanto di colpi di mazza contro le auto.
Davanti al gup, all’inizio dell’estate, oltre ai quattro imputati finiti a processo c’erano altri ragazzi. Quattro indagati hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato: tre di loro (Franco Pucci, Marco Menchini e Alessandro Tonlazzerini) sono stati assolti. Per Mattia Ricci – anche lui in abbreviato – una condanna a 200 euro di multa. Le altre due persone finite sotto inchiesta per la rissa di piazza De Andrè hanno scelto il patteggiamento: 11 mesi per Andrea Bonuccelli e 1 anno e 4 mesi per Alessio Mazzi.
Il processo servirà per fare ulteriore chiarezza sulle dinamica che hanno trasformato Massa in una sorta di Bronx. Tre mesi – la rissa di piazza De Andrè era di ottobre 2013 – di follia.
il tirreno