Dopo il decesso del caro estinto offrivano un servizio completo dalla camera ardente, al trasporto della salma, fino alla tumulazione. Ma non avevano né personale né mezzi propri e si appoggiavano a delle Onlus. Per l’Ispettorato del Lavoro di Massa Carrara e Lucca si tratta di attività irregolare configurandosi come concorrenza sleale alle imprese del settore funebre.
L’indagine svoltasi in Lunigiana e diretta dalla Procura di Massa era partita nel febbraio scorso da parte della Direzione Territoriale del Lavoro con il nucleo ispettivo dei carabinieri. Ha portato alla denuncia
di nove di queste attività e di tre Onlus. Sono state messe 14 notizie di reato, sono state elevate sanzioni per circa 200mila euro fra amministrative e penali. Sono stati recuperati premi Inail e contributi Inps per oltre 50mila euro. Ora tutto il materiale è sul tavolo della Procura.
il tirreno