La studentessa massese di 25 anni colpita da meningite è fuori pericolo. La bella notizia è filtrata dall’Asl ieri pomeriggio. Da alcuni giorni si sapeva che c’erano miglioramenti, ma la prognosi restava riservata. Ieri il dottor Aldo Baratta, primario di rianimazione, ha rotto il riserbo che aveva mantenuto in questi giorni e ha pronunciato le parole che tutti speravano di ascoltare. «La ragazza sta meglio, molto meglio. Posso dire che è finalmente fuori pericolo. Si è alzata dal letto, si muove e si siede sulla poltrona in camera». Come medico Baratta è comunque prudente. Non a caso aggiunge subito che ora si tratta di vedere se la malattia ha danneggiato questo o quell’organo. Ma ormai la ragazza sta per uscire da rianimazione.
Da quando è ricoverata il reparto ha visto andare e venire ogni giorno i genitori della giovane, che trascorrevano ore accanto alla figlia. Ma sono tante le persone (parenti, amici, compagni di università) che in questi giorni sono andati a visitare la studentessa e a pregare. Non a caso Aldo Baratta teme che la buona notizia possa aumentare la presenza delle persone in rianimazione e invita ad avere pazienza. La lotta contro la morte era iniziata l’11 giugno, in tarda serata. La studentessa venne trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Massa. Aveva la febbre alta. La diagnosi fu terribile: meningite meningococcica tipo c. Mentre la ragazza veniva portata subito in rianimazione, campioni del sangue venivano inviati al Mayer e dell’Istituto superiore di sanità per vedere se c’erano collegamenti con altri casi. Il giorno dopo il servizio Igiene pubblica decideva di contattare tutte le persone che nei 14 giorni precedenti avevano avuto contatti con la ragazza: parenti, amici, il personale del pronto soccorso ma anche i titolari della palestra, del bar e del ristorante frequentati dalla paziente. Senza dimenticare le coinquiline della casa di Pisa. Il 13 sera erano oltre 50 le persone che erano state sottoposte alla terapia antibiotica necessaria per evitare nuovi casi di meningite. Contemporaneamente la vaccinazione gratuita contro la meningite veniva estesa fino ai 45 anni di eta. Una lotta senza quartiere, quindi, e ieri, finalmente, la buona notizia.
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