striscioni scuola aullaAd Aulla si torna a parlare delle scuole nei containers. E’ dalla tragica alluvione del 2011, quando il fiume Magra danneggiò irrimediabilmente la palazzina che ospitava la scuola dell’obbligo, che gli studenti di Aulla siedono tra i banchi dentro i containers.

E questa mattina, poco dopo l’alba, qualcuno ha appeso, proprio davanti alle scuole elementari e medie di Aulla, ben quattro striscioni di protesta. I classici lenzuoli bianchi con le scritte fatte con le bombolette spray, per capirci. Poche parole («Stanchi di aspettare», «Basta proclami», «Vergogna») che però esprimono chiaramente la frustrazione dei genitori degli alunni stanchi di mille promesse non mantenute e spaventati dei tempi «biblici» che si prospettano per la realizzazione delle nuove scuole. I lenzuoli sono rimasti appesi mezz’ora o poco più.

Appena la notizia degli striscioni di protesta è gunta a Palazzo civico, sono immediatamente arrivati sul posto gli agenti della Polizia Muncipale che li hano tolti. Ma gli ignoti (per ora) contestatori, il risultato che volevano ottenere l’hanno raggiunto. Anche se gl istudenti torneranno a sedersi tra i banchi scolastici solamente a settembre, in città e in Municipio si è comunque tornati a parlare del nuovo edificio che dovrà ospitare la scuola dell’obbligo. Una palazzina che deve essere ancora costruita. Quella vecchia è stata demolita da tempo, in quanto si trovava in una lingua di terra tra il fiume Magra e il torrente Aulella. Una zona troppo pericolosa in caso di ulteriori alluvioni.

 

 

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