C’è anche il carrarese Roberto Gasparotti, storico cameraman diSilvio Berlusconi, uno degli artefici dell’immagine pubblica del Cavaliere fin dalla sua discesa in campo nel 1994, tra gli indagati nell’inchiesta della Procura di Roma culminata con le 60 perquisizioni disposte presso Rai, Mediaset, La7 e Infront .
Secondo il pm Paolo Ielo che conduce l’inchiesta, Gasparotti e Giovanni Mastropietro, già direttore della fotografia dello stesso Cavaliere avrebbero preso soldi dall’imprenditore David Biancifiori che nel 2008 si aggiudicò una commessa da 8 milioni di euro. Per questa ragione, le Fiamme Gialle hanno acquisito presso il Dipartimento risorse strumentali della presidenza una serie di documenti. Biancifiori, sempre secondo la procura avrebbe pagato le tangenti attraverso sovrafatturazioni per i lavori che venivano affidati alle sue società; in alcuni casi avrebbe ottenuto invece gli appalti in cambio di utilità come vacanze, biglietti aerei o assunzioni.
Roberto Gasparotti, nato e cresciuto a Carrara, si è formato negli studi dell’emittente carrarina Teletoscana Nord , una delle prime tv libere italiane, di cui fu speaker, cameraman e regista. Poi, il salto a Mediaset, per una promettente carriera interna. Che si interrompe quando l’ex Cavaliere sceglie la politica. E sceglie Gasparotti come suo uomo immagine. Da quel giorno, il regista-cameraman apuano ha seguito ogni uscita pubblica di Berllusconi. Gasparotti fu, tra l’altro, il primo a utilizzare, per le grandi manifestazioni in pubblico di Silvio, gli stessi impianti di diffusione del suono dei concerti rock.
Negli ultimi anni, Gasparotti sembrava essere rimasto ai margini della “corte” di Berlusconi e quando si parlò di oltre 80 dipendenti di Forza Italia a rischio posto di lavoro, qualcuno scrisse che Gasparotti sarebbe stato licenziato dal partito. Ma lui non ha mai lasciato Berlusconi, perché è tutt’ora un dipendente (uno di quelli storici) del gruppo Mediaset, tranne una lunga parentesi a palazzo Chigi dove fu inquadrato come dirigente della presidenza del Consiglio con Berlusconi premier.
In realtà i contatti con Silvio non si sono mai interrotti e Gasparotti era dietro le quinte del tour de force mediatico dell’ex Cav per il rush finale della campagna elettorale alle regionali.
il tirreno