Un commando di cinque uomini, su due auto di colore scuro, armati fino ai denti. Ecco chi sta cercando la polizia: sono loro che domenica sera h anno sparato cinque volte contro l’abitazione di un quarantenne dei Poggi e la sua famiglia. L’uomo, arrestato in passato per una storia di droga, è stato interrogato a lungo negli uffici della questura. Fino a notte inoltrata. L’impressione degli agenti è che abbia qualche sospetto, ma che non voglia assolutamente collaborare con le forze dell’ordine. E questo fa temere una nuova escalation di violenza. Gli inquirenti però escludono che si tratti della guerra tra bande, ma ipotizzano che si sia trattato di un avvertimento per uno sgarro fatto dal quarantenne. Legato al mondo dello spaccio di cocaina. Il mercato locale.
Mentre l’uomo veniva interrogato le forze dell’ordine, oltre alle volanti della polizia c’erano le pattuglie di carabinieri e guardia di finanza, battevano il territorio in cerca del commando che aveva esploso i cinque colpi. La sensazione è che abbiano lasciato la città immediatamente, perché chi indaga è certo che non si tratti di massesi. E’ gente che arriva da fuori, assoldata però da chi divideva il mercato della cocaina con il quarantenne. E ha voluto mettere in scena una storia simile per far vedere che l’uomo che prima dominava la scena adesso è in un momento di difficoltà.
Domenica sera ai Poggi si sono vissuti attimi di vera tensione. I parenti del quarantenne, mentre lui era in questura, sono scesi in strada e se la sono presa con le forze dell’ordine. Per questo altre auto sono arrivate a dare manforte. Intanto la scientifica tra mille difficoltà ha eseguito i rilievi, recuperando i bossoli davanti al portone di ingresso e fotografando i buchi fatti sull’intonaco. I colpi dono di due calibri diversi, quindi due le pistole. Ma gli inquirenti sono convinti che se la vittima avesse reagito ne sarebbe nato un conflitto a fuoco. Erano pronti a tutto, insomma.
il tirreno