La passione per le corse ciclistiche poteva costargli la vita. Invece è stato fortunato, lo hanno trovato in terra prima che fosse troppo tardi e gli hanno fatto il massaggio cardiaco come doveva essere fatto, dando il tempo all’ambulanza di portarlo d’urgenza all’Opa. Poi sono stati i chirurghi dell’ospedale del cuore a metterlo fuori pericolo. Ora si sta riprendendo, ma se l’è vista brutta il cinquantenne di Livorno che nel pomeriggio si è accasciato nei pressi del Cermec mentre partecipava a una gara amatoriale di ciclismo in programma in città per la due giorni all’insegna delle due ruote. Una competizione quella a cui partecipava l’atleta che doveva fare da contorno alla handbike.
Il cinquantenne era partito bene, come si dice in gergo la gamba reggeva il confronto con gli avversari. Ma chilometro dopo chilometro la sua pedalata ha perso lo smalto che aveva all’inizio e il distacco dal gruppo si è fatto sempre più evidente. A un certo punto la bicicletta ha girato dove non doveva e per un po’ si sono perse le sue tracce. Una manovra strana che è stata notata dagli organizzatori, che sono andati a cercarlo credendo che avesse perso l’orientamento. Invece l’uomo era per terra. Cianotico. Ed è stato un direttore di gara a praticargli il massaggio cardiaco che ha permesso ai soccorsi di arrivare in tempo. Poi la corsa a sirene spiegate verso l’Opa. Gli altri corridori saputo del malore e temendo il peggio hanno sospeso la corsa e hanno chiesto subito informazioni. C’era chi piangeva e chi si metteva le mani nei capelli. Poi è arrivata la notizia che il cinquantenne non era in gravi condizioni e che anzi il quadro clinico era in netto miglioramento
il tirreno