La peggior provincia della toscana settentrionale per occupazione giovanile, maschile e femminile e il secondo peggior risultato sui dati assoluti. L’uscita dalla crisi del territorio apuano è ancora una chimera. Lo dice senza tanti giri di parole il sindacato della Cisl, che ha raccolto e divulgato i dati sul tasso di occupazione a Massa Carrara, confrontandoli con quelli delle altre province del Nord della nostra regione e con i numeri della vicina La Spezia. I risultati sono sconfortanti e la nostra provincia risulta essere il territorio più problematico in tre classifiche su quattro, quelle dedicate all’occupazione giovanile. Ma vediamo il dettaglio.
Nella fascia di età tra i 15 e 24 anni la disoccupazione a Massa Carrara è al 57,6% , il dato peggiore tra le quattro province esaminate. La più vicina è Lucca con il 54,7% mentre Pisa, Pistoia e La spezia sono tutte sotto il 40%. Particolarmente preoccupanti i numeri che riguardano l’occupazione femminile sotto i 24: in questo caso, il tasso di disoccupazione nella nostra provincia arriva addirittura al Massa Carrara 67,8%. Lucca è al 52,3%, La Spezia al 49,5% , Pistoia 44,1% mentre Pisa si guadagna la palma di provincia con il numero maggiore di giovani donne lavoratrici, con un tasso di disoccupazione femminile al 27,3%. Ampliando di poco la fascia di età purtroppo i risultati non cambiano: tra gli under 29, a Massa Carrara i disoccupati sono il 49,1% contro il 41,4% di Lucca e il 33,8% della Spezia mentre Pisa e Pistoia sono entrambe ampiamente sotto il 28%.
L’unica classifica in cui il territorio apuano non è il fanalino di coda, è quella generica, ma non c’è molto da consolarsi visto che il nostro è il secondo peggior risultato. La provincia con il tasso più alto di disoccupazione è Lucca con il 17,4%; segue purtroppo a stretto giro Massa-Carrara con il16,4% e poi a scendere, Pistoia al 13,3; La Spezia al 12,4 e Pisa – unica sotto la media toscana del 10,1% – che si attesta all’8,3.
Secondo l’analisi Cisl, questi numeri, mettono la provincia apuana sicuramente tra le peggiori del centro nord Italia. Ma la realtà, ricorda il sindacato, è addirittura più drammatica di quanto non dicano le statistiche: la Cisl evidenzia infatti che “a detta anche dell’ISR della Camera di Commercio, il dato reale è però superiore al 20%”, perchè molti non si iscrivono più nemmeno alle liste di disoccupazione. Entrando nello specifico dei temi prettamente apuani, Andrea Figaia, SEGRETARIO CONFEDERALE UST CISL TOSCANA NORD, rammenta che “alcune buone notizie, almeno salutate come tali, come la nuova Nca e la nuova Eaton sonno rimaste finora sostanzialmente sulla carta”.