carrarafar tornare forti, ridare energia, rinfondere vigore: è questo, secondo i più prestigiosi vocabolari italiani, il significato di “ristorare”. Non è quindi un caso che, i 10 ristoratori carraresi che hanno deciso di impegnarsi nel rilancio del centro cittadino, si siano ispirati proprio a questo verbo per battezzare il loro primo progetto, che prenderà il via a partire da marzo. Re Bacco, Enoteca Velia, La Capinera, Ristorante Roma, Osteria Merope, La Tavernetta, La Petite Cousine, Tarasbì, Ninan e I salotti, 10 nomi celebri della ristorazione carrarese, hanno deciso di unire le forze e fondare l’ Associazione Ristoratori Carrara Centro: obiettivo dichiarato «gratificare attraverso l’arte culinaria il centro città» che sia per la crisi economica, sia per problemi contingenti, attraversa un momento di grave difficoltà. E questi chef lo sanno bene perché, per il loro lavoro, la città la vivono di giorno di notte e assistono, ormai da qualche anno, al suo impoverimento culturale, sociale, commerciale e anche economico. Di qui l’idea di mettersi insieme, e provare a contribuire a un’inversione di tendenza. Il primo progetto, firmato Associazione ristoratori carrara centro sarà quello che gli chef stessi definiscono una sorta di gioco, che punta tutto su una delle caratteristiche principali della cucina, ovvero la capacità di creare convivialità. La formula sembra uscita da uno dei tanti cooking show in voga di questi tempi ed è stata battezzata appunto “Ristorando”. Gli chef dei 10 ristoranti dell’associazione saranno chiamati, ogni mese, a confrontarsi su tema, che verrà proposto per quattro giorni all’interno del menù. Questo tema potrà essere un singolo ingrediente o un piatto, rigorosamente legato alle tradizioni locali, che i cuochi dovranno interpretare ciascuno secondo la propria vocazione, sia essa quella della cucina casereccia o la nouvelle cousine. Ristorando si aprirà a marzo: per il debutto il tema sarà quello dello stoccafisso, il mese successivo si passerà a zuppe e legumi mentre a maggio sarà la volta delle acciughe. Il progetto prevede la distribuzione di 10 mila brochure dentro e fuori la provincia di Massa-Carrara con il dichiarato intento di richiamare nel centro storico il maggior numero di visitatori e invogliarli a tornarci, magari con la curiosità di assaggiare una diversa interpretazione del piatto del mese.