piazzetta m di massaSi chiude con una vittoria su tutti (o quasi tutti) i fronti la battaglia legale tra il Comune e le imprese che hanno realizzato il comparto commerciale-residenziale fra via San Leonardo e via Ascoli, che ha cambiato un pezzo di Marina.

Il tribunale ha accolto il ricorso di palazzo civico e ha condannato la Castruccio Srl (poi fallita), La Marina Srl e Azzurra Srl (quest’ultima in liquidazione) a risarcire il Comune per 165.974 euro. I giudici hanno cioè riconosciuto quel che sosteneva palazzo civico e cioè che le opere che le tre ditte dovevano realizzare e trasferire al Comune – secondo quanto prevedeva la convenzione – una piazza, un parcheggio e un percorso pedonale, non sono state fatte come pattuito. Il parcheggio, in particolare, è stato costruito “in difformità” rispetto al progetto concordato tra amministrazione civica e privati. In pratica ci sono 9 posti auto e 21 posti per scooter in meno di quanto.

La convenzione della discordia è del 24 dicembre 2002. In base ad essa, le tre società ottengono l’autorizzazione a realizzare un centro commerciale e residenziale formato da sei fabbricati; in cambio si impegnano a cedere gratis al Comune i terreni di loro proprietà ricadenti nel comparto destinato all’edificazione con annessi parcheggio, piazzetta e passaggio pedonale. A inizio 2007 sembra tutto fatto: negozi e appartamenti sono terminati e già venduti ai privati. Ma al momento del collaudo il Comune scopre che il parcheggio pubblico è stato realizzato in difformità dal progetto originale e con “carenze esecutive tali da inibirne l’utilizzo”. Intima allora alle imprese di modificare i lavori, minacciando in caso contrario di tenersi le fidejussioni versate dalle ditte stesse. Il problema, però, è che nel 2009 fallisce la Castruccio, società che aveva sottoscritto le garanzie. Non solo: uno dei creditori della Castruccio chiede il pignoramento della piazzetta e del parcheggio per debiti non pagati. Una richiesta ammissibile, perchè quelle opere non sono ancora giuridicamente entrate nella proprietà del Comune proprio perchè l’ente chiedeva, prima di perfezionare il rogito, che il parcheggio venisse messo a norma.

Un pasticcio, insomma, che il Comune cerca di risolvere rivolgendosi al Tar. E il tribunale amministrativo toscano dà ragione a palazzo civico. Prima, con una sentenza del marzo 2014 “trasferisce al Comune di Massa la proprietà dei beni” in questione. Ossia: sentenzia che parcheggio e piazzetta sono di proprietà pubblica e non possono essere pignorati». Ora, con una seconda sentenza, pronunciata martedì scorso, condanna Castruccio Srl. La Marina srl. e Azzurra Srl. a risarcire i danno causati al municipio. Unico risarcimento non riconosciuto dai giudici è quello per il danno di immagine all’amministrazione e per il danno provocato alla collettività per la ritardata disponiblità delle opere pubbliche.

 

 

 

 

il tirreno