IMG_4352Nelle ultime settimane è rimasto impresso l’articolo apparso sulla stampa con il quale si portava a conoscenza la città dei risultati della mappatura geologica del territorio effettuata per il completamento del quadro conoscitivo collegato al redigendo Regolamento Urbanistico.

In particolar modo il cospicuo numero di discariche, alcune delle quali abusive e sconosciute all’amministrazione.

Ricordando il grido di allarme e di preoccupazione sollevato dai cittadini, nei giorni scorsi, percorrendo la statale Aurelia, nei pressi della rotatoria vicino all’ex cementificio ho potuto constatare un neonato accumulo anomalo, senza alcuna segnalazione.

Una rapida occhiata ha fatto apparire ai nostri occhi una montagna composta da terra di riporto, contenitori di plastica, sacchetti e detriti di vario genere.

Data l’eterogeneità della composizione, non è stato possibile darsi una spiegazione della provenienza di questo materiale. Resta il fatto che lo  “spettacolo” che si rivela agli occhi di chi attraversa la statale non è certo dei più rassicuranti.

IMG_4352Considerando il volume dei detriti accatastati, viene da pensare che tutto questo non sia avvenuto nell’arco di una giornata, e data l’attenzione che, sulla carta, dovrebbe essere data  al territorio, soprattutto in conseguenza del dato geologico emerso, sorge spontaneo chiederci dove avesse gli occhi l’amministrazione.

Il nostro territorio, già preda di abusivismi diffusi, non riteniamo necessiti ulteriori situazioni di degrado, e considerato il tempo che impiega un’interpellanza ad essere discussa in Consiglio comunale,  ci siamo sentiti in dovere di chiamare allo scoperto l’amministrazione, distratta, per mezzo della stampa ed ottenere una risposta celere affinché si possa verificare quanto sta accadendo.

E se l’amministrazione fosse già al corrente di questa situazione, ci chiediamo come mai non sia adeguatamente recintata e segnalata l’area adibita a discarica, ma soprattutto per quanto tempo dovrà esistere.

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Il Consigliere comunale

Stefano Caruso