cermec 1«Se fossi un giudice sarei molto duro con il livello professionale, meno con chi non aveva la competenza per capire quello che stava accadendo, come un barbiere qualsiasi. Quegli illeciti sono stati inseriti in una trappola ben congeniata»: Ugo Bosetti, presidente di Cermec, riassume così in una frase molto sintetica, la sua opinione sui fatti che hanno portato la partecipata dei comuni di Massa e di Carrara al centro di uno scandalo giudiziario con ipotesi di reato che vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione. Solo poche parole perché Bosetti, ospite della commissione Bilancio del Comune di Carrara, è stato chiamato soprattutto per riferire dello stato di salute attuale dell’azienda che presiede. E così il presidente di Cermec ha potuto spiegare che da «4-5 anni la produttività è migliorata», che l’azienda ha messo a disposizione di Amia e Asmiu alcuni dei suoi 55 dipendenti e sta pensando di rivedere al ribasso le tariffe di conferimento.

«Se i flussi rimarranno costanti, con la conferma degli accordi tra Toscana e Liguria, e il rispetto delle direttive regionali ad alcuni comuni, che dovrebbero conferire da noi, potremmo raggiungere un livello di tariffazione di fascia medio bassa» ha dichiarato Bosetti. Tanto per fare qualche esempio, basti ricordare che, durante la precedente gestione la tariffa era di 142 euro a tonnellata, una cifra che – ha lasciato intendere Bosetti – non era compatibile con l’equilibrio finanziario: dopo aver toccato punte di 174 euro a tonnellata, oggi la tariffa è a 160 euro a tonnellata. «Se le cose proseguono come stanno andando potremmo arrivare a 150 euro a tonnellata ed assestarci su un livello medio basso» ha spiegato il presidente. Tutto dipendere dai flussi di conferimento ma anche dai commissari giudiziari e dal giudice delegato che, stando al concordato, dovranno decidere se accettare l’eventuale proposta dei vertici dell’azienda. Parlando di saturazione dell’impianto e di tariffe, è arrivato immancabile il riferimento ai comuni della Lunigiana: «Da sempre conferiscono in un impianto privato e non da noi. Questo dipende dalla politica e non certo da noi» ha ribadito il presidente di Cermec.