pucci_pierpaoloA seguito della delibera di Giunta dello scorso 12 gennaio ed anche alla luce di recenti articoli comparsi sulla stampa in questi giorni l’Anva Confesercenti di Massa Carrara, a nome del suo Presidente Pierpaolo Pucci, vuole ribadire  il suo pensiero.

“La nostra associazione – commenta Pucci – non ha posizioni pregiudiziali rispetto ad una eventuale collocazione del mercato del martedì di Massa nel centro storico, ma è  altrettanto dell’avviso che, a fronte di una evidente volontà politica di attuare tale trasferimento, dovrebbe corrispondere un progetto migliorativo,  in termini di assetto commerciale rispetto all’attuale area mercatale  e la nostra associazione non riscontra che ciò possa verificarsi con  il progetto di mercato deliberato dalla Giunta Comunale. Nonostante l’impegno profuso per la sua realizzazione risulta evidente una stesura del percorso commerciale definita in gergo “a riccio”. L’esperienza ci ha insegnato che, nella collocazione “a riccio”, già ampiamente sperimentata in altre realtà mercatali, si viene a creare una vasta frammentazione del mercato,  con operatori collocati in posizioni privilegiate ed altri invece discriminati in ubicazioni fuori dal circuito commerciale del mercato. In poche parole molte imprese ambulanti verrebbero esposte al rischio di una debacle commerciale con il conseguente  impoverimento di aziende regolari e di conseguenza del territorio già messo a dura prova dalla grave crisi economica, altro che “valutazioni di ordine ideologico o politico” come si è dovuto leggere sulla stampa.”

 

“E’ anche essenziale – prosegue Pucci – che si tenga di conto della volontà  degli operatori,  in quanto non è assolutamente vero che siano “minoritari gruppi di operatori del mercato” a volere che il mercato rimanga in viale Roma  ma  se mai è vero l’esatto contrario. Da un sondaggio svolto dall’Amministrazione Comunale, prima che gli operatori conoscessero la disposizione individuata per il  mercato in centro, emergeva la netta contrarietà di oltre il 70% degli operatori, una volta conosciuta la nuova sistemazione questa percentuale è aumentata ulteriormente.”

 

“Per quanto riguarda la sicurezza e la viabilità,  altre tematiche parecchio discusse,  – commenta ancora Pucci – sicuramente le criticità con il trasferimento si andranno ad amplificare. E’ bene ricordare che i  vigili del fuoco,  all’epoca, per concedere il loro parere allo svolgimento del mercato nel Viale Roma,  hanno prescritto  di lasciare liberi i passi carrabili di ville e palazzi per dodici metri, in modo che in caso di emergenza per malori o incendi possano agevolmente accedere i mezzi di soccorso, non si capisce invece come ciò possa essere attuabile,  ad esempio,  in una arteria stretta come Via Cavour, anch’essa sede del nuovo mercato. Inoltre,  sempre per viale Roma, vista la presenza di palazzi di quattro piani,  le prescrizioni erano che fosse lasciato libero lo spazio per accedere con la “scala americana”  in caso di emergenze incendi, ora invece per Viale Europa e Via Eugenio Chiesa,  pur in presenza  di palazzi di cinque, sei piani,  non è stato previsto niente di analogo. In riferimento poi al traffico,  se l’attuale posizionamento del mercato crea problematiche per Viale Roma, per Via Marina Vecchia e per Viale Carducci, immaginiamo lo scenario che verrà a crearsi con la nuova collocazione,  in considerazione degli attraversamenti pedonali che si creeranno tra le varie sezioni del mercato e l’interessamento di arterie importanti come l’Aurelia e Via Eugenio Chiesa con conseguenti ingorghi del traffico e disagi per i  cittadini.”

 

“Alcune domande sorgono spontanee – conclude Pucci –  perché si vuole  procedere ad un trasferimento, così condizionato dalla provvisorietà, senza essere riusciti ad individuare una soluzione migliorativa per il mercato, per gli operatori, ma anche per la città, prima che siano terminati i lavori al parcheggio del mercato coperto e quindi si siano  creati nuovi stalli di parcheggio a servizio del centro. Perché si vuole optare per un modello di  mercato che assolutamente non ha le caratteristiche di un mercato moderno  e presenta invece un’assenza pressoché totale di servizi.  Viste tutte queste problematiche al momento irrisolte, sarà forse il caso che si rinnovi la discussione ma questa volta in una sede istituzionale come il Consiglio Comunale?”

 

 

Il Presidente Provinciale ANVA

Pierpaolo Pucci