
È scattata la segnalazione, ma oltre a quello le fiamme gialle hanno voluto andare a fondo alla questione e hanno scoperto chi aveva dato quelle due dosi ai minorenni. Il nome del barista non risultava tra le persone con precedenti e così prima di far scattare le manette servivano prove: i militari lo hanno fermato e gli hanno trovato una piccola quantità di hashish, poi nella sua abitazione sono saltati fuori settecento grammi di stupefacente e un bilancino di precisione che serviva per confezionare le dosi. Tutto sequestrato.
Il ragazzo, visto che in casa i suoi non sapevano nulla della sua seconda attività, ha confessato tutto dando una grossa mano ai finanzieri. E adesso è stato aperto un fascicolo su un traffico decisamente corposo di droga, che settimanalmente raggiunge le Apuane dal nord Italia. Ma i dettagli sono top secret, anche perché sono coinvolte almeno altre quattro persone. Per questo i nomi sono ancora secretati, su espressa richiesta degli inquirenti. Tutte più grandi del ragazzo finito in manette a insaputa di mamma e papà e poi subito dopo rilasciato. La sua collaborazione lo ha fatto rientrare anche al lavoro.
Grazie alla sua età aveva il compito di avvicinare i ragazzi più giovani senza destare troppi sospetti. Una precauzione che però non è servita a evitargli di cacciarsi nei guai.
il tirreno