ronchieri davidePerché lasciamo SEL.

Abbiamo iniziato questa avventura politica con grande entusiasmo, convinti che il progetto di Sinistra Ecologia e Libertà fosse utile e necessario a questo paese e al nostro territorio.

Abbiamo creduto nell’idea di una forza politica di sinistra che avesse in sé la forza della modernità, la capacità di costruire un campo ampio, plurale, vivo, in grado di dare risposte concrete alle istanze delle fasce più deboli della popolazione. Una forza politica che si facesse parte attiva nella costruzione del campo del centro sinistra italiano, in confronto, dialogo e sfida con il Partito Democratico.

Abbiamo creduto in un partito che guardava al socialismo europeo, pur con tutti i suoi limiti, come orizzonte della sua azione politica internazionale.

In questi mesi, a partire dal congresso di Riccione, Sel ha rinunciato a giocare questa che era la sua partita, spostandosi progressivamente su posizioni identitarie e di testimonianza che la collocavano sempre più in aperta antitesi con il Partito Democratico.

Oggi le contraddizioni interne al partito sono diventate insanabili tra chi vuole riprendere il cammino della ricostruzione del centrosinistra e chi si pone ormai chiaramente in posizioni radicali e di antagonismo.

La vicenda della votazione alla Camera sul decreto legge Irpef ha aperto una lacerazione, dimostrando che non è più possibile agire, all’interno di Sel, posizioni politiche diverse da questo radicalismo.

Siamo vicini alla compagna Martina Nardi in questa scelta. La posizione politica sua e della maggioranza del gruppo parlamentare non ha trovato agibilità politica in questo partito. La richiesta disperata di chiarimento della linea politica e della possibilità di agire anche in posizione di minoranza non hanno trovato risposte.

Non c’è nessuna scorciatoia che ci porti oggi all’interno del PD , né il desiderio di salire sul carro di Renzi vincitore; questa scelta sofferta  al contrario è dettata dalla necessità inderogabile di essere coerenti alle proprie convinzioni, assumendosi il rischio di navigare in mare aperto, avendo come  unica bussola la forza e la determinazione delle proprie idee. L’orizzonte è sempre lo stesso: un campo ampio, moderno, aperto, di sinistra che voglia ricostruire il centro sinistra in Italia e nei nostri territori. Il faro è la ferma volontà di poter incidere concretamente nella vita di milioni di persone in carne ed ossa, che oggi faticano a vedere affermato il proprio diritto ad una vita dignitosa.

 

Davide RONCHIERI coordinatore provinciale

Ivana Bertonelli responsabile Enti locali

Giacomo Padroni responsabile organizzazione
Silvano Mazzoni tesoriere
Mario Della Pina responsabile lavoro