Con riferimento ai vari articoli apparsi sulla stampa locale di Massa Carrara, a seguito delle dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle, riguardo al conferimento di terreno contaminato da diossine alla discarica in località “Porta” a Montignoso (Lucca) gestita dalla società Programma Ambiente Apuane S.p.A., il Dipartimento ARPAT di Massa Carrara reputa opportuno formulare le seguenti precisazioni:

  • su iniziativa dell’Agenzia stamani, martedì 25 settembre, si è svolto un incontro fra i rappresentanti del Dipartimento ARPAT di Massa Carrara, il Sindaco e l’Assessore all’ambiente del Comune di Montignoso nonché il presidente della Commissione consiliare di controllo sulla discarica, nel corso del quale sono stati fornite tutte le informazioni ed i chiarimenti sulla questione;
  • la discarica dispone di una Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Amministrazione provinciale di Massa Carrara per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi, fra i quali anche quelli provenienti da bonifiche di siti inquinati;
  • in data 5 giugno 2012 operatori ARPAT hanno effettuato un sopralluogo presso la discarica, sui cui esiti è stata data comunicazione al Comune di Montignoso in data 1.8.2012. Nel corso del sopralluogo è stato accertato che nel periodo dal 16 al 23 maggio 2012 è stato conferito un quantitativo di kg 314.000 di rifiuti provenienti dalla ex cava Bargano nel Comune di Villanova del Sillano (Lodi);
  • Il trasporto è avvenuto con ditte iscritte all’Albo Nazionale, ed i materiali erano caratterizzati da certificati analitici eseguiti dalla ARPA Lombardia e da un laboratorio privato, dai quali risultava che i rifiuti conferiti erano classificabili come non pericolosi (Tabella 4 e Tabella 5 del DM 27.9.2010);
  • I dati relativi alle diossine e ai furani risultanti dai rapporti di prova, come calcolati dall’ARPA Lombardia (sui due campioni presi in esame) risultano pari a 149,94 e 156,29 TE ng/kg secco (TE: tossicità equivalente, ng: nanogrammi). Il dato analitico prodotto per Programma Ambiente Apuane dal laboratorio di fiducia risulta pari a 148 ngTE/kg secco. I criteri di ammissibilità stabiliti dal DM 27 settembre 2010 stabiliscono (all’art.6) la possibilità che rifiuti contenenti diossine e furani con una concentrazione non superiore a 2.000 ng TE/kg secco possano essere smaltiti anche nelle discariche per rifiuti non pericolosi: le concentrazioni misurate anche dall’Agenzia della Lombardia sono, quindi, molto inferiori ai limiti stabiliti.
  • L’analisi su diossine e furani, di cui ARPAT ha preso visione, sono state effettuate sia dal privato (con laboratorio di fiducia) sia dall’ARPA Lombardia, con risultati molto simili e ben al di sotto dei valori limite per l’ammissione in discarica. Sulla base di tali valori, limitati in valore assoluto e comunque qualificati, in quanto provenienti anche da fonte pubblica, ARPAT ha ritenuto tali informazioni sufficienti ai fini della caratterizzazione dei materiali e per questo non ha effettuato analisi nei propri laboratori.
  • ARPAT ha segnalato nel rapporto di ispezione che l’ARPA Lombardia per il calcolo della tossicità equivalente delle diossine e dei furani ha utilizzato la tabella riguardante le emissioni in atmosfera da incenerimento di rifiuti al posto di quella relativa ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. Va tuttavia sottolineato che questo fatto comporta differenze irrilevanti sull’esito delle analisi. Infatti i valori ricalcolati correttamente corrispondono, per i due campioni interessati, a 150,10 e 156,68 ng TE/kg secco contro, rispettivamente, i valori di 149,94 e 156,29 ng/kg secco TEQ (tossicità equivalente) calcolati dall’ARPA Lombardia.
    ARPAT ha ritenuto quindi doveroso segnalare tale inesattezza, pur non avendo questa conseguenze significative sui risultati conseguiti.