COMUNICATO DEL COMUNE DI CARRARA

“Un bilancio difficile, ma steso con quella dose di sano realismo che attiene alla dimensione del possibile e non ha nulla a che fare con un libro dei sogni o, cosa ancor peggiore, con la demagogia. – Con queste parole il Sindaco Angelo Zubbani ha concluso il proprio intervento sul bilancio di previsione del Comune di Carrara per l’anno 2012 approvato durante la seduta del consiglio comunale di ieri.

Il Sindaco aveva iniziato col definire questo bilancio come “sofferto: uno specchio delle difficoltà che stiamo attraversando. Un atto a sovranità molto limitata perché deciso in gran parte in altre sedi che risente di una fragilità finanziaria che discende, da un lato, da una responsabilità storica che questa amministrazione come quelle che l’hanno preceduta si assume per aver deciso la realizzazione della strada dei marmi per liberare la città dal suo peggiore incubo e, dall’altro, dal sovrapporsi di ben 7 manovre finanziarie che in due anni si sono tradotte in 10 milioni di tagli ai trasferimenti provenienti dallo Stato. Situazione a cui si sono aggiunti guai nostrani come nel caso del CERMEC.

Oltre ad un impegno forte a fare ancora di più sul versante del contenimento delle spese non obbligatorie evitando qualsiasi forma di spreco. Abbiamo agito per reperire risorse aggiuntive a compensazione di tutto questo. Non siamo certo felici ma sentiamo di avere la coscienza a posto – ha proseguito Zubbani – è un intero modello economico-finanziario ad essere entrato in crisi; non solo a Carrara ma in tutto il Paese, tante famiglie e tanti individui sono chiamati a nuovi e sempre più duri sacrifici.

Allo stesso tempo, però, sul versante delle entrate, vanno messi in conto i maggiori introiti che provengono dal marmo. Per la prima volta stimati cava per cava e destinati ad essere ulteriormente rivisti nel 2014 insieme alla revisione del sistema delle concessioni nell’ambito della riforma del regolamento degli agri marmiferi e alla ricerca di una soluzione per i beni estimati.

Rispetto alle fantasiose e demagogiche previsioni provenienti da più parti nel corso della campagna elettorale, ribadite negli interventi dell’opposizione, il Comune ha ritenuto di dover procedere ad una stima che rifacendosi a criteri di maggiore equità, fosse allo stesso tempo capace di resistere alle valutazioni in sede di arbitrato e all’opposizione degli irriducibili che negli anni hanno preferito le carte bollate alla assunzione di responsabilità sociali. La partita del marmo – ha confermato il Sindaco – rappresenta un tema centrale anche per il futuro e l’Amministrazione Comunale si impegnerà a fondo affinché la comunità possa godere di più giusti benefici provenienti dalla maggior ricchezza del nostro territorio.

In questo quadro la scelta politica, l’unica di questo atto, è il mantenimento e il rafforzamento dello stato sociale insieme alla rete educativa, dagli asili nido fino alle scuola dell’obbligo. La difesa di una rete di protezione che nel passato è stata uno vanti della nostra città. Un impegno arduo ma che vogliamo assumerci sicuri di potercela fare.

Siamo dispiaciuti di aver rinunciato a tante cose, a tanti interventi necessari, ma confortati dal non aver abdicato dalla difesa del sistema sociale ed educativo, dalla tutela dell’ambiente e dalla promozione della cultura  di cui si nutre la nostra storia. Pur in presenza di un piano degli investimenti azzerato, potremo garantire la riapertura di tutte le scuole comprese quelle terremotate rispetto alle quali non abbiamo avuto un euro dallo Stato o dalla Regione, ma per le quali abbiamo reperito le risorse grazie ai risparmi decisi nel corso nel 2011.

Allo stesso modo continueremo a pensare a come rilanciare lo sviluppo, che per noi non è uno slogan da campagna elettorale, ma la stella polare del nostro programma di governo. Abbiamo saputo attrarre l’investimento di G.E. che, anzi, speriamo cresca ancora. Siamo fiduciosi rispetto alla soluzione della vertenza NCA che auspichiamo faccia da volano al rilancio della portualità assieme al recupero dei 25 mln di fondi a disposizione per il Water Front e alla realizzazione del Piano Regolatore del Porto.

I conti sono a disposizione dei consiglieri, offerti al loro giudizio – ha aggiunto Zubbani –  ben sapendo, aldilà delle appartenenze politiche, che tutti siamo chiamati a fronteggiare stagioni gelide con a disposizione una coperta troppo corta rispetto per fronteggiare le necessità. Si potrà dire che qualche modesta somma poteva essere destinata diversamente, ma la sostanza non cambierebbe di fronte a disponibilità comunque insufficienti. Per questo mi sento di dire che quella sul bilancio è davvero una partita in cui non c’è chi vince e chi perde, una posta  rispetto alla quale c’è, al contrario, bisogno di giocare, ognuno per il ruolo, in positivo. A partire da chi amministra la cosa pubblica, ma senza dimenticare che bisogna superare una pericolosa visone che vuole il cittadino solo nella posizione di portatore di diritti in quanto paga le tasse. Queste ultime non sono estorte, ma destinate alla comunità, ad offrire servizi che per funzionare ed anche per costare meno, devono vedere la collaborazione di tutti. Coloro che sporcano le nostre strade, che imbrattano i monumenti, che abbandonano i rifiuti ingombranti o lasciano sui marciapiedi i bisogni dei loro cani fanno un danno prima di tutto a se stessi ed alla comunità.