Un successo soprattutto sul piano dell’appeal rinnovato e rilanciato tra la Carrarese e la classe imprenditoriale di Carrara. Soddisfatto Gigi Buffon, azionista unico della Carrarese, affiancato dalla moglie Alena Seredova in veste di presidentessa onoraria.  «Questa asta – ha commentato Buffon di fronte ad una platea di circa 120 ospiti – sta diventando una piacevole consuetudine, innanzitutto è un piacere passare insieme serate come queste, a conoscerci meglio; io ho trascorso, e sto ancora trascorrendo la mia carriera fuori città, e quindi non ho avuto modo di coltivare certi rapporti, questi incontri servono per rinsaldarli e per scoprirci a vicenda. Inoltre – ha aggiunto – vorrei ringraziare tutti coloro che hanno donato un blocco, facendo così una bellissima testimonianza d’affetto verso Carrara e anche verso di me, certe avventure come quella che ho intrapreso, quando uno è solo possono fare un po’ di paura, questa invece è una spinta ulteriore importante, perché sento di avere il vostro appoggio in questo progetto. Non so se il nostro sia un progetto ambizioso oppure no. Per esperienza so che stiamo facendo tutto perché la Carrarese diventi una società credibile, con un bel settore giovanile, una bella scuola scuola calcio, in cui i giocatori vengono volentieri. Ad oggi, abbiamo puntato molto sui giovani di grande talento, ma sicuramente arriveranno altri due-tre giocatori di livello. Dove arriveremo non lo so, però un briciolo di presunzione e di convinzione ci deve accompagnare, e allora la presunzione è che saremo competitivi per far bene, vogliamo ritagliarci il ruolo di mina vagante. Certamente, non voglio fare la figura del pellegrino, noi puntiamo a fare molto bene per Carrara. Per molti nostri concittadini, il giorno più bello degli ultimi quindici anni è stata la promozione in C1 quindi con quello che fate state davvero aiutando la Carrara e la città».

In un’intervista a margine rilasciata a Il Tirreno Buffon ha spiegato: «La presenza di imprenditori è propedeutica a un loro ingresso in società? Intanto è davvero molto importante che gli imprenditori siano vicini alla Carrarese, la società non è mia ma di tutta la città. Però siamo gente di calcio, sappiamo che potrebbe accadere di restare soli anche se non era questo il piano, comunque questo aiuto è importante. Abbiamo dato il segnale di abbassare i prezzi degli abbonamenti, ci piace coinvolgere gli spettatori e la città, mi piacerebbe anche sapere quant’è lo zoccolo duro degli sportivi. In fondo, chi realmente ha a cuore le sorti della squadra ha ora la possibilità di dimostrarlo con i fatti».

Scritto da Luca Santoni