Narciso Buffoni, il candidato a sindaco del Partito Democratico dopo la vittoria alle primarie, presenta la sua coalizione, quella che lo porterà  alle prossime elezioni amministrative di montagnoso. Ha vinto la competizione con il volto nuovo di Angela Bertocchi, ha superato le divergenze con una fortissima maggioranza del partito che lo ha condannato per aver voluto le primarie e ha sbaragliato la favorita con il solo appoggio di Sel: oggi però accanto a lui ci sono tutti i sei partiti del centro sinistra, non soltanto con i segretari comunali ma anche con quelli provinciali. Daniele Terzoni per i Verdi, Lino Piccini per il PSI, Riccardo Pozzi per l’IdV, Renato Ferri per Sel, Andrea Gabrielli per Rifondazione comunista e Piero Sacchetti, naturalmente, per il Pd e per la prima volta alla sinistra di Buffoni nella presentazioni della squadra che porterà alle elezioni. Una coalizione fortissima, compatta e decisa a vincere con Buffoni, che si è lasciato andare ad un discorso squisitamente politico, promettendo entro il 10 aprile sia il programma definitivo, firmato da tutta la coalizione, sia la presentazione della lista e del simbolo che riunirà i sei partiti. La politica torna, per Buffoni, ad essere la grande protagonista della storia della città

  Buffoni lancia alcune sfide per i prossimi cinque anni: la valorizzazione di tutte le attività produttive esistenti sul territorio, per facilitare con i mezzi di un comune quelle imprese che creano lavoro. Cambieranno anche le metodologie con cui la politica si rapporterà ai cittadini: “partecipazione” non sarà una parola inflazionata. “Vorrò due consigli comunale l’anno in cui non verrà deliberato nulla, ma che saranno dedicati all’ascolto delle associazioni che ci renderanno partecipi dei problemi della città. E infine accorceremo i tempi della discussione, dell’informazione e della decisione. Decideremo di più, perché le democrazie che non decidono muoiono”.