La procura di Massa Carrara dopo aver rivelato alcuni importanti dettagli sui bilanci della Asl1 continua ad indagare per accertare le responsabilità penali; parte della politica, invece, ha già addossato le colpe di quanto successo al governatore Enrico Rossi, per 10 anni assessore alla sanità in Regione. “Tutti gli atti di bilancio sono stati approvati dalla filiera di controllo voluta da Rossi” afferma il consigliere regionale del PdL Stefano Mugnai. Rossi non può chiamarsi fuori dalla vicenda, dice il vicepresidente della commissione sanità, perché è lui che ha guidato la sanità toscana, ha deciso le nomine e gli incarichi ed ha costruito una campagna elettorale intorno alla qualità del sistema. E come sia possibile che a Firenze non abbiamo mai fatto controlli, verifiche e accertamenti per scongiurare questa enorme truffa se lo chiede anche Maria Luisa Chincarini, Consigliere regionale Idv e Membro della Commissione d’inchiesta sull’Asl di Massa. Lascia perplessi come il Collegio dei revisori dei conti, la Società di certificazione dei bilanci, funzionari e dirigenti della Regione Toscana non abbiamo mai respinto gli atti. La Chincarini torna poi sull’inchiesta; secondo lei la lista degli indagati sarà lunga, anche perché i 200 milioni di euro di buco sono soldi dei cittadini toscani.