Dopo il rinvio dell’incontro a Roma della scorsa settimana, e il conseguente stallo delle trattative sull’accordo di programma, stamani i lavoratori del cantiere si sono riuniti in assemblea per fare il punto della situazione. Un riunione da cui sono emerse le forti preoccupazioni delle tute blu, e la volontà di far sentire la loro voce e ribadire le loro istanze sul futuro della fabbrica di marina di carrara. In particolare, a destare apprensione, è ancora la situazione societaria di Nca e il futuro dopo l’addio di Invitalia, l’azionista di maggioranza del cantiere che sarà obbligato di qui a due anni a uscire di scena, facendo così venire meno la quota pubblica della società. E proprio per manifestare queste tensioni per tutto il pomeriggio di oggi i lavoratori hanno tenuto un presidio davanti allo stabilimento, con tanto di falò per difendersi dal freddo pungente della giornata. Nel secondo pomeriggio poi erano circolate voci sul possibile arrivo, entro la serata, di una bozza dell’accordo, che il ministero dello Sviluppo avrebbe dovuto recapitare al sindaco di Carrara Angelo Zubbani: una notizia smentita almeno in parte dallo stesso primo cittadino, che poco prima dell’inizio del consiglio comunale di stasera ha dichiarato di non aver ancora ricevuto nulla ma che, secondo fonti dello stesso ministero, il documento dovrebbe arrivare nella giornata di domani. Proprio in questi minuti le rsu stanno avendo un faccia a faccia con Zubbani per un aggiornamento sulle trattative con Roma e terranno un intervento nel corso del consiglio comunale, che inizierà in ritardo rispetto al consueto orario a causa della partecipazione del primo cittadino e di diversi esponenti dell’assise alla presentazione del libro di Paolo Ferrero, in corso a Marina di Carrara.
