Dopo molte settimane di assenza, parla la eaton, che non si è mai lasciata andare a polemiche o risposte nei confronti degli operai. La notizia degli scontri arriva fino in america e la multinazionale commenta così: “comprendiamo bene i motivi che hanno portato alla protesta e alla decisione di occupare l’autostrada, il che ha causato scontri con la polizia. siamo preoccupata per la sicurezza di tutti e speriamo che il confronto possa riprendere in un clima di pace” Ma dopo lo zucchero di nuovo l’amaro: la proprietà ci tiene a precisare che non ha ancora ricevuto concrete offerte di acquisto dell’area e di riassunzioni dei lavoratori e che nel meeting di Roma del 16 Novembre nessun piano di re-industrializzazione le è stato sottoposto. E proprio per questa mancanza di passi avanti, Eaton ha preso la decisione di spedire di nuovo le lettere di licenziamento e di porre i lavoratori in mobilità, di modo che possano continuare a ricevere i sussidi in base alla propria anzianità.