Era l’11 ottobre quando è scoppiato il caso Asl, che ha portato al commissariamento dell’azienda e alle dimissioni del direttore generale, amministrativo e di quello sanitario. Per fare chiarezza sulla vicenda, si parla di un buco di bilancio da 60 milioni di euro, ieri mattina si è presentato in Procura di sua iniziativa il presidente della Toscana Enrico Rossi, per ribadire la disponibilità della Regione a collaborare e depositare gli atti legati alla vicenda asl. Rossi, da parte sua, ha rassicurato i fornitori e le cooperative sul fatto che presto saranno pagati. Compito della Procura, adesso, sarà quello di verificare eventuali responsabilità penali. Sulla vicenda interverrà anche la Corte dei conti. Mentre sul capitolo Delvino, Rossi ha fatto sapere di aver ricevuto una lettera da lui, ma di non volerne parlare. E un plauso a Rossi, arriva da Italia dei Valori di Massa, che riflette sugli scenari economici e politici locali e afferma: “il caso asl va ad aggravare un quadro già compromesso, si veda il Cermec con 28 milioni di euro di debito o la privatizzazione di Gaia. Bisogna recuperare una dimensione etica della politica, spiega Italia dei Valori, ovvero un nuovo sistema di valori e un’etica della responsabilità”. E Stefano Benedetti torna sull’argomento asl con un esposto presentato nel 2008 in cui chiedeva contributi per l’assistenza ai non autosufficienti. Allora, scrive Benedetti, si parlava di quasi 850mila euro assegnati al distretto delle apuane e gestiti dal comune, per dare una risposta concreta ai problemi sociali più rilevanti come l’ assistenza domiciliare a carico delle badanti, e la riduzione delle liste di attesa. Alla luce delle ultime vicende, Benedetti si chiede dove siano finiti quei contributi e perché il Comune non ha potuto realizzare il progetto previsto dalla Regione Toscana. E a rischio anche gli operatori socio-sanitari: 100 di loro rischiano di perdere il posto. Insomma, la preoccupazione sale, e la confusione non manca. Speriamo che almeno l’incontro con il commissario De Lauretis e i sindacati porti una ventata di ottimismo.