Che qualcosa nei conti della asl apuana non tornava, lo si poteva facilmente intuire da due interpellanze presentate qualche giorno fa dal consigliere comunale Stefano Benedetti e dal consigliere regionale Jacopo Ferri del PdL. Due segnalazioni indirizzate al Presidente della Regione Rossi e al Sindaco di Massa, in cui si parlava di 20 milioni di euro di debiti dell’azienda sanitaria verso le strutture di assistenza. Una cifra troppo alta e tutta da verificare prima di renderla pubblica anche se sembrava fin troppo dettagliata; i due consiglieri ripartiscono infatti i debiti tra servizi Logistici circa 4milioni e mezzo di euro, cooperative sociali e case di riposo circa 6milioni e mezzo ed enti come Aias, Anffas e Don Gnocchi circa 7 milioni di euro. 20 milioni complessivi a cui aggiungere il mancato pagamento di fatture alle aziende di prodotti farmaceutici e ai negozi convenzionati, compresi i ritardi di pagamento accumulati, che sembrerebbero arrivare anche ad un intero anno solare. Un’assenza di investimenti tali da portare in alcuni casi alla mancata retribuzioni degli stipendi nei confronti dei dipendenti o al ricorso, come nel caso della struttura “La Villa” di Aulla, del licenziamento per ridurre il personale in avanzo. Mesi di conti da pagare e posti a rischio per la più grande impresa della provincia – 3 mila dipendenti e 300 milioni di fatturato – nonostante la asl avesse firmato il protocollo a luglio 2009 con cui si fissava il termine massimo per il saldo delle fatture a 90 giorni. E le risposte della Regione, auspicate dai due consiglieri, non sono tardate ad arrivare.