Un giro di usura e frodi fiscali è stato scoperto dai finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Cremona, dopo circa un anno di indagini. L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di due persone per il reato di usura. Le indagini hanno coinvolto un noto commercialista che era riuscito ad organizzare una fitta rete di collegamenti e rapporti con numerose aziende, anche in altre città del Nord Italia, per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, ricorrendo al sistema delle false fatturazioni. L’intera operazione ha tratto origine dalla denuncia-querela presentata, alla Procura della Repubblica di Cremona, da una delle vittime. I finanzieri hanno individuato 10 società di capitali, di fatto inoperanti, la cui ragione sociale veniva utilizzata solo per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Erano coinvolte oltre 50 aziende, con sedi a Cremona e varie province, tra cui Massa Carrara. Il bilancio dell’operazione è di una evasione fiscale per oltre 4 milioni di euro di imponibile, fatture false per oltre 3,5 milioni di euro e 50 persone fisiche, legali rappresentanti delle società coinvolte, sono state segnalate all’autorità giudiziaria competente.