Si mantenevano spacciando droga a Marina di Carrara, ma la loro attività è stata interrotta e tre uomini appartenenti ad una banda arrestati per detenzione e spaccio di stupefacenti, in esecuzione al decreto di fermo emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica Federico Manotti. Si tratta di tre cittadini di origine marocchina, un 39enne, residente in provincia di Firenze ma di fatto senza fissa dimora, gli altri due di 25 anni entrambi clandestini e tutti e tre pregiudicati. Il fermo è la fase conclusiva di un’indagine iniziata lo scorso aprile dai carabinieri di Marina di Carrara e coordinata dal Dottor Manotti e nella quale hanno avuto un ruolo decisivo anche i residenti del luogo segnalando movimenti sospetti. I militari hanno documentato l’illecita attività di spaccio, operata da alcuni immigrati di origine magrebina, nel parco pubblico “Falcone e Borsellino” di Marina di Carrara. Gli appuntamenti venivano pianificati tramite un breve contatto telefonico; gli spacciatori si nascondevano tra le piante per occultare lo stupefacente, per lo più cocaina, e per cedere le dosi. Il tutto è stato filmato dai Carabinieri nel corso degli appostamenti. In tre si trovano nel penitenziario di Massa – il gip Antonella Dragotto ha già disposto la custodia cautelare in carcere – ma sarebbero 9 le persone coinvolte, tutte di origine marocchina. Per gli altri sei non sono ancora stati presi specifici provvedimenti, ma non sono esclusi sviluppi. I militari hanno anche sequestrato dosi di droga cedute ai clienti che potevano essere assuntori abituali o giovani della provincia, in seguito interrogati.