Dall’8 luglio al 2 agosto, il servizio voluto dal Questore Lanzellotto per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada, attuato dagli equipaggi della Volanti con ripetuti passaggi lungo la fascia costiera della città apuana, in particolare in via Bondano, via delle Pinete e via Verdi, ha portato alla elevazione di 62 contravvenzioni a persone dedite alla prostituzione appartenenti all’Unione Europea, in prevalenza rumene. Funziona dunque il metodo lanzellotto: portare le donne in questura per gli accertamenti, chiedere documenti, multarle, fa perdere loro buona parte della nottata, clienti e denaro. Così la prostituzione si sposta dove è meno rischioso. Inoltre si agisce anche sui clienti che spesso fermandosi vengono multati e subiscono l’imbarazzo di dare spiegazioni indesiderate. Il questore altro non ha fatto che far rispettare l’ordinanza del sindaco di massa roberto pucci, firmata il 18 giugno 2009, in virtù della quale è vietato, “su tutto il territorio comunale, sulla pubblica via e su tutte le aree soggette a pubblico passaggio, assumere atteggiamenti, modalità comportamentali ed indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento, tali da offendere la pubblica decenza”. Con le 62 prostitute sono finiti nei guai negli ultimi gironi anche 14 clienti colpevoli di aver intralciato il traffico e il decoro sulla pubblica via.