Il cerchio si stringe intorno ai genitori di Anna Giulia, la bimba di 5 anni “rapita” venerdì dai genitori Massimiliano Camparini e Gilda Fontana, di Reggio Emilia, con precedenti di tossicodipendenza, ai quali il tribunale aveva tolto due anni fa la potestà genitoriale. I due si sono introdotti nella casa vacanze di via delle Pinete a Massa gestita dall’Opera “Piccole figlie di San Francesco”, a cui la bimba era stata affidata, portando via Anna Giulia e minacciando le suore con una pistola. Sembra che gli inquirenti abbiano individuato tracce della fuga; le forze dell’ordine avrebbero anche effettuato un blitz in un appartamento a Roma di un’amica della coppia. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Massa e la Mobile di Reggio, coordinati dal pm del tribunale di Massa Alberto Dello Iacono.
  La mobile di Reggio Emilia, che si era occupata in marzo del primo “rapimento” della bimba da parte dei genitori, ha intanto ispezionato la casa della nonna paterna, Maura Ligabue che vive a Cadè. Alla donna, in buoni rapporti con il figlio, la coppia aveva espresso la volontà di andare a trovare la piccola nella casa vacanze in occasione del suo compleanno, festeggiato mercoledì scorso. Ligabue, decisiva per il ritrovamento della piccola al confine con la Slovenia nel precedente rapimento, è stata interrogata a lungo dagli inquirenti.

 

da La Nazione