Tira un’aria pesantissima all’interno del carcere di Massa; nessuno vuole esporsi, nessuno parla volentieri, ma qualche indiscrezione trapela anche al di là delle sbarre. Un chiacchiericcio continuo, che è durato per mesi e mesi; impossibile dire che nessuno sapesse, perchè tutti sapevano e queste ditte, troppo presenti all’interno del carcere, avevano catalizzato le inimicizie e le gelosie di molti. Ma non solo: anche il direttore Salvatore Iodice era nell’occhio del ciclone, osservato in attesa del primo passo falso. Insomma nel carcere il modus operandi della cricca era ben noto; impossibile non notare che le due aziende di Prospero Santacroce, la Comies srl e la Ci-Esse Elettric, avevano ottenuto gli appalti di tutto ciò che riguardasse il carcere, l’una per i lavori di muratura, l’altra per gli impianti elettrici; erano della Comies tutti i lavori di manutenzione e si era aggiudicata uno degli appalti che aveva fatto gola a tantissimi imprenditori, locali e non: quello dell’ampliamento del penitenziario;  Morgana Martelli aveva addirittura costruito un suo piccolo capannone all’interno del carcere in cui rottamava i rifiuti di ferro. A qualcuno questo gioco non conveniva, o forse Iodice aveva qualche nemico interno: fatto sta che qualcuno ha vuotato il sacco; una “talpa” su cui gli inquirenti non hanno voluto esprimersi, perchè le indagini, partite da lì, sono in atto. Intanto cresce il numero degli indagati: altri 8 destinati a salire nell’inchiesta degli appalti pilotati. Indiscrezioni arrivano sul mondo della cricca massese: stavano attenti a incontrarsi fuori dagli ambienti istituzionali; si vedevano per lo più in ristoranti di lusso della costa; le intercettazioni ambientali sono partite anche da lì. E poi ci sono commistioni di esposti pervenuti al NIC, da parte di imprese e dall’interno del carecre stesso. Appaltopoli è destinata a crescere