Anche in seguito all’appello dei Verdi, l’Amministrazione di Carrara sembra non prendere in considerazione la gravità della situazione in cui versano gli alloggi popolari di via Nazario Sauro ricoperte d’eternit.

Il 27 maggio scorso, i Verdi esposero il problema di via Nazario Sauro a Marina di Carrara, in cui gli edifici di edilizia popolare presenti furono riparati, per impedire infiltrazioni d’acqua, innalzando un tetto di eternit. L’intervento risale agli anni ’80 e da allora il materiale  mostra i segni del tempo, micro fratture, rotture, logoramenti. Coscienti della pericolosità dell’amianto e in seguito ad un decesso sospetto, gli abitanti di via Nazario Sauro vivono ormai quotidianamente nell’incubo e, rivolgendosi ai Verdi stilarono un appello all’Amministrazione che la nostra emittente riportò. Il loro richiamo però fino ad oggi apparirebbe inascoltato in quanto le autorità competenti non si sarebbero ancora fatte sentire. “I residenti si domandano adesso”, dichiarano i Verdi, che in merito a queste problematiche hanno aperto un vera campagna nazionale, “se per far rispettare il diritto di vivere in un luogo sano, debbano passare dalle parole a una protesta più visibile. Abbiamo così deciso, insieme a loro”, proseguono, “di rivolgerci direttamente al Primo Cittadino, ai partiti politici di maggioranza ed opposizione, all’ ASL e alle forze Sindacali, con la speranza che l’istanza sia trattata con scienza e coscienza”. A Carrara molte sarebbero ancora le aree da bonificare  e che molti alloggi siano stati costruiti non prendendo in considerazione l’incolumità della salute, sarebbe, ancora secondo i Verdi, un atto oltraggioso da parte delle amministrazioni: “ci rifiutiamo di credere”, proseguono, “che uomini trattino con tanta superficialità la vita e il destino di migliaia d’individui: la politica cittadina non può continuamente astenersi, ma prendere posizione e risolvere il problema. Noi Ecologisti, Ambientalisti, semplici cittadini, non vogliamo pensare, che quando si parla di beni pubblici, si pensi a qualcosa di superfluo, ricordiamo che non esistono solamente il mercato e il profitto, esiste anche il Capitale Salute, che è l’unico a disposizione dei lavoratori, delle donne e di tutti coloro che, loro malgrado, non sono stati  favoriti dalla società”.