La famiglia Dragoi, non ce l’ha fatta più ad aspettare e, preoccupata per la condizione dei bambini che avrebbero cominciato a risentire psicologicamente della situazione precaria in cui si trovavano, hanno deciso di non tornare nell’ufficio dell’Arci che, vista l’emergenza, li aveva ospitati. Ieri sera quindi, sono partiti alla volta di Roma, nella speranza di ottenere maggiore attenzione presso il segretariato della Camera dei Deputati, da dove hanno indirizzato una missiva direttamente al Presidente Napolitano.  “Aspettiamo una risposta che, data l’emergenza, ci hanno assicurato ci verrà data entro domani”, afferma la madre Mirela e aggiunge, “ho raccontato tutto, anche del mio sfondamento disperato nei locali della Doganella: sono convinta che il procedimento utilizzato a Carrara non sia corretto”.