Accompagnati dal consigliere Vinchesi, hanno visitato le cave ed incontrato Zubbani. Una scoperta, quella della città apuana che ha convinto tutti, consorti comprese. 

A Philippe Blanchi, ambasciatore del Principato di Monaco è proprio piaciuta Carrara, una realtà che non conosceva, seppur proprio sulla strada che dal Principato conduce a Roma. Le cave, ma sull’argomento sicuramente in tanti avrebbero molto da spiegare a Blanchi, sarebbero l’esempio di un ottimo dialogo tra natura, tradizione e risorse, in quanto le Apuane conserverebbero ancora il prezioso materiale, senza che l’operato dell’uomo sia riuscito a depredarle del tutto, e l’esistenza della Biennale poi, di cui nulla sapeva, lo ha sorpreso al punto dal dichiarare che una capatina in visita, prima che questa finisca, la farà senz’altro. Si aprirebbero quindi scenari interessanti, visto che lo scopo della visita era quello di stringere rapporti con la città, ai quali Vinchesi dell’Api sta lavorando da oltre un anno. Il famoso balletto di Monaco sarebbe stato ben disponibile ad esibirsi in città e forse lo farà una volta che i lavori al Politeama permetteranno al teatro d’essere nuovamente aperto al pubblico. L’incontro, avvenuto presso il Ridotto del Teatro Animosi, ha permesso anche al sindaco ed al Prefetto Merendino di consegnare i loro doni, quest’ultimo oltre all’invito a visitare prossimamente la provincia intera, ha offerto un medaglione con la raffigurazione del Palazzo Ducale; il sindaco quella di uno dei vasi che fanno parte del nuovo arredo urbano, al console un grande piatto di marmo, mentre alle signore delle eleganti edizioni locali. Per una piccola “città-stato” che riserva annualmente ben il 5% del proprio bilancio alla cultura allora, ottima sarebbe stata la scoperta della capitale del marmo e dei suoi artisti. “Alla Biennale?”, afferma Blanchi, “peccato non averlo saputo in tempo, abbiamo molti artisti, anche di notevole levatura e, se lo vorrete saremo felici di partecipare alla prossima edizione del 2012”.