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Due ore di sciopero al termine di ogni turno dei dipendenti Barsanti macchine è stato proclamato per questa mattina dalla Fiom Cgil, per far capire all’azienda che, naturalmente i sindacati, ma anche i lavoratori sono dalla parte dell’uomo prima spiato poi licenziato. E puntuali, allo scadere rsu e dipendenti sono usciti a sostegno del collega. Doveva esserci un iter da seguire per verificare le reali condizioni di salute del lavoratore in malattia, ma la Barsanti ha preferito indagare autonomamente e inviare la lettera di immediato licenziamento
Nel piazzale della Barsanti anche le tute blu di Nca ed Eaton e due grossi striscioni a confermare il sostegno di tutti nella convinzione che questa forma di protesta possa servire a far reintegrare il lavoratore. Questo lo scopo di Fiom Cgil e Uilm Uil e se per ora non sono previsti altri scioperi, non è escluso che non avvengano nel caso in cui le richieste siano respinte.
Anche le Rsu del Nuovo Pignone parlano di clima teso e di atteggiamento provocatorio che è sfociato contro un lavoratore e delegato sindacale; un’azione gravissima perché, dicono, di fatto è un attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori. Il fatto poi che si voglia colpire un delegato sindacale evidenzia la strategia che l’azienda porta avanti. La vicenda, se non si conclude in altro modo, finirà in tribunale; il procedimento inizierà probabilmente entro la fine del mese di giugno.