Sono stati rinviati a giudizio per il reato di peculato i quattro ex assessori della passata amministrazione del comune di Massa, finiti nell’inchiesta sulle schede telefoniche fornite dal comune per fini lavorativi, ma utilizzate a scopi privati. Si tratta di Dina dell’ertole, ex assessore al personale, Angelo Morelli ex assessore al bilancio sabino antonioli ex assessore alla cultura e marco andreani ex assessore alle innovazioni tecnologiche ma anche attuale presidente del consiglio comunale. I fatti risalgono ai 4 anni di giunta neri. A quel tempo il comune mise a disposizione cellulari e schede telefoniche a tutti gli assessori e anche ai consiglieri da utilizzare per fini istituzionali. Durante il primo anno di amministrazione pucci, scoppiò lo scandalo sulla Adsl privata per alcuni ex assessori: “Adsl a casa della giunta”, un servizio pagato dai cittadini di Massa sulla cui legittimità la Guardia di Finanza decise di approfondire, ipotizzando sprechi di denaro. Da lì anche la scoperta dei telefoni bollenti. Su autorizzazione della Magistratura furono acquisite fatture, sentiti testimoni e controllati tabulati per verificare che il contenuto delle telefonate e degli sms mandati nell’arco di 4 anni fosse strettamente istituzionale. Davanti al Gup Ermanno De Mattia sono finiti i 4 più spendaccioni, perchè l’inchiesta all’origine riguardò tutti gli ex assessori di Neri, tranne Ofretti e lo stesso primo cittadino. Dina Dell’Ertole, secondo i tabulati spese 22.908 euro in 4 anni; Sabino Antonioli, 18.690 euro; Angelo Morelli ex assessore al Bilancio (16.301 euro) e Marco Andreani (15.215 euro), ex assessore alle Innovazioni tecnologiche ma anche attuale presidente del consiglio comunale di Massa. Un ruolo che adesso potrebbe creargli qalche problema. la Prima udienza sarà il 10 novembre