Abbiamo appreso dalla stampa che il Sindaco e la giunta avrebbero dato il via libera alla rimozione della statua di Mazzini per far posto ad un non meglio identificato monumento a Craxi nell’ottica della provocazione che caratterizza e distingue l’arte di Maurizio Cattelan, il noto artista che parteciperà alla prossima biennale di scultura. Comprendiamo molto bene gli intenti del curatore e l’impostazione che ha voluto dare alla mostra, e anche se non ne condividiamo i presupposti e riteniamo opportuno ribadire che le nostre scelte sarebbero state diverse non intendiamo sminuire il suo operato. L’arte è quanto di più discrezionale possa esistere, e anche se noi rimaniamo fedeli ad un concetto molto più tradizionale e a canoni estetici condivisi dalla stragrande maggioranza della popolazione non mettiamo in discussione né la professionalità di Cavallucci e Cattelan né l’opportunità politica di sostituire il simbolo di una tradizione politica con quello di un altro modo di pensare la cosa pubblica. Molto più opportunamente però ci chiediamo se sia giusto spendere inutilmente denaro pubblico per spostare una statua che fa parte della storia della città, con la relativa necessità di coinvolgere la sovrintendenza ai beni artistici e culturali, per dar vita ad una provocazione fine a se stessa. In un contesto economico in cuio anche poche migliaia di euro possono essere spese in modo molto più utile è’ davvero necessario spostare la statua di Mazzini per dare spazio all’opera di Cattelan ? Non sarebbe ugualmente provocatorio collocare provvisoriamente il nuovo manufatto nei pressi, a fianco o davanti a quella esistente ? E a quel punto se davvero lo scopo è solo quello di provocare e scandalizzare l’opinione pubblica perché non andare oltre nella dissacrazione ? Riteniamo quindi del tutto inopportuna una decisione che comporta spese inutili e interventi assolutamente non necessari al fine di raggiungere uno scopo limitato e che avrebbe potuto essere conseguito meglio e con minore spesa.