Sauro Baldassari, l’ex barista aullese accusato di aver ucciso con due fendenti il marocchino di Aulla, comparirà stamattina dinanzi al Gip del tribunale di Massa per la convalida del fermo. Come annunciato dal suo difensore, l’avvocato Riccardo Ragusa, Baldassari questa mattina racconterà al giudice la “sua verità” sull’omicidio di Mohamed Arif avvenuto lunedì sera dinanzi al Pub Paprika di Aulla. Al giudice il cinquantatrenne aullese dovrà spiegare i motivi che l’hanno spinto, davanti ad alcune persone, a sferrare le due coltellate al marocchino deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale di Pontremoli.

Al momento l’ex barista, noto con il nome di “Cagnaccio” è accusato di omicidio volontario e per questo rischia l’ergastolo. L’autopsia infatti ha evidenziato come il povero Mohamed sia deceduto a causa di un’emorragia interna causata da una delle due coltellate sferrate all’ altezza della spalla da Baldassari, che gli avrebbe reciso una vena. Insomma per il Cagnaccio, ma soprattutto per il suo difensore si prefigura una battaglia giudiziaria tutta in salita.