Il Direttivo Provinciale della CGIL afferma di deplorare la decisione presa dai Comuni di Massa e Carrara in merito alla deroga che permette l’opportunità di aprire i negozi al dettaglio nella festività del 1° Maggio. Se a Massa l’apertura facoltativa riguarda anche le catene, sarebbe chiaro che questa verrebbe garantita da lavoratori dipendenti, mentre a Carrara l’iniziativa presenterebbe contorni ancor più gravi, in quanto qui la possibilità sarebbe stata allargata anche alla grande distribuzione, non tutelando i diritti riconosciuti contrattualmente ai lavoratori.  “La Festa del Primo Maggio è un valore morale per tutte le Lavoratrici  e i Lavoratori e deve restare indisponibile”, afferma la Cgil e prosegue, “troviamo assurdo che possa essere manipolata: chi non vuol fare semplice ed interessato revisionismo storico sa che la festa del 1° Maggio è la testimonianza dell’emancipazione operaia alla fine del XIX secolo e che la sua sospensione fu non a caso attuata in Italia durante il ventennio Fascista. “Per tali motivi”, conclude il comunicato, “invitiamo tutti ad astenersi dagli acquisti domani, attuando un vero e proprio sciopero della spesa”. Allo stesso scopo inoltre anche le Segreterie regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil avrebbero annunciato la proclamazione dello sciopero generale in tutti i comuni dove viene concessa dalle amministrazioni comunali questa possibilità.