creare una nuova struttura nella zona industriale ex Enichem, rappresenterebbe un grave passo indietro in quanto l’isolamento della zona, il degrado complessivo e il suo decentramento logistico costituirebbero fattori di emarginazione, sia simbolica che effettiva, degli utenti tossicodipendenti: un messaggio quindi del tutto antitetico al principio  del reinserimento sociale e dell’integrazione previsti da tutti i piani sanitari nazionali e in particolare dalla Regione. I problemi strutturali legati alla due sedi di Massa e di Fossola andrebbero invece, secondo il Circolo, affrontati e risolti investendo nella loro riqualificazione; risulterebbe poi molto importante mantenerle entrambe, in quanto si sarebbero ormai inserite nella storia sociale. “Chiediamo ai Sindaci di svolgere il loro ruolo di direzione complessiva delle scelte politico-sanitarie e di pronunciarsi al più presto su questo delicato problema”, conclude il comunicato, sottolineando come, anche in questo frangente, si starebbe ancora scontando il ritardo sulla costituzione della Società della Salute.