L’ATTIVITA’ USURAIA DI BIANCHI LUCIO NATO IL 30 MAGGIO 1961 A ORTONOVO (SP), TITOLARE DELL’OMONIMA DITTA INDIVIDUALE DEDITA ALLA VENDITA ALL’INGROSSO DI MARMI, CON SEDE IN SARZANA (SP), E’ CESSATA STAMANI A SEGUITO DELL’INTERVENTO DEI MILITARI DELLA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MARINA DI MASSA, CHE HANNO DATO ESECUZIONE AD UNA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE EMESSA DAL G.I.P ALLA SEDE.
L’ATTIVITA’ SVOLTA , DURATA ALCUNI MESI, HA CONSENTITO DI SVELARE EPISODI DI USURA POSTI IN ESSERE DAL PREDETTO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE ED UN LIBERO PROFESSIONISTA IN DIFFICOLTA’ ECONOMICA.
LE FIAMME GIALLE APUANE APPRESO INFORMATIVAMENTE CHE IL BIANCHI ERA DEDITO ALL’ATTIVITA’ USURAIA, AVVIAVANO UNA SERIE DI ACCERTAMENTI SUL SUGGETTO E SULLA SUA ATTIVITA’, TESI A RISCONTRARE QUANTO APPRESO; NELL’OCCASIONE SI AVVALEVANO ALTRESI’ DELL’AUSILIO DI ALCUNE TESTOMONIANZE, ANCHE DA PARTE DEGLI STESSI USURATI.
EMERGEVA COSI’ UN VERO E PROPRIO SISTEMA ILLEGALE “DI FINANZIAMENTO” CHE L’INDAGATO ATTUAVA VERSO LE SUE VITTIME; IN PRATICA A FRONTE DELLA CONCESSIONE DI PRESTITI IN DENARO, VENIVANO RICHIESTI TASSI D’INTERESSE SUPERIORI AI LIMITI PREVISTI DALLA VIGENTE NORMATIVA.
LE VITTIME, IN TOTALE STATO DI SOGGIOGAZIONE, OFFRIVANO A GARANZIA DEI PAGAMENTI ALL’USURAIO, TITOLI DI CREDITO DI AMICI E PARENTI, TALUNI ADDIRITTURA IGNARI DELLO SCOPO.
IL RITARDATO O L’OMESSO PAGAMENTO DELLE RATE D’INTERESSE USURIE, DAVA LUOGO A RITORSIONI QUALI MINACCE NEI CONFRONTI DELLE VITTIME E DEI LORO FAMILIARI ED ADDIRITTURA PERCOSSE.
I TASSI USURAI APPLICATI, SI AGGIRAVANO INTORNO AL 120%, MENTRE GLI INTERESSI APPLICATI, NEL CASO DI RITARDATO PAGAMENTO DELLE RATE MATURATE SPAZIAVANO DALL’ 800% AL 1700%.
IN UN CASO, A FRONTE DI UNA SOMMA PRESTATA DI EURO 25000 PER 120 GIORNI, E’ STATO APPLICATO UN INTERESSE DEL 300% CIRCA.
IL GIP DISPONEVA ALTRESI’ IL SEQUESTRO PREVENTIVO DI NUMERO 3 APPARTAMENTI, 1 MOTOCICLO DI GROSSA CILINDRATA, 2 AUTOVETTURA (NR. 1 MOD. PORSCHE CAYENNE) E UNA PICCOLA IMBARCAZIONE (GOMMONE) ORMEGGIATO NELLO SPEZZINO.
L’ESECUZIONE DELL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DEL BIANCHI E’ STATA ACCOMPAGNATA ANCHE DA NUMEROSE PERQUISIZIONI DEGLI IMMOBILI NELLA DISPONIBILITA’ DELL’INDAGATO, CHE HANNO CONSENTITO DI PROCEDERE AL SEQUESTRO DI COPIOSA DOCUMENTAZIONE, CHE SARA’ OGGETTO DI VAGLIO DA PARTE DEGLI INQUIRENTI, OLTRE A TITOLI DI CREDITO E DENARO IN CONTANTE.
L’ATTIVITA’D’ INDAGINE ESPLETATA DALLE FIAMME GIALLE APUANE, HA VISSUTO UN MOMENTO DI PARTICOLARE DIFFICOLTA’ ALLORQUANDO E’ EMERSA LA FIGURA DI UN APPARTENENTE AL CORPO TALE D.M., DI ANNI 44 CHE SI PRODIGAVA PER ACQUISIRE NOTIZIE SULL’INDAGINE IN CORSO VOLTE A FAVORIRE IL BIANCHI LUCIO.
L’INDAGINE HA CONSENTITO DI APPURARE CHE IL MILITARE, INFEDELE VENIVA COMPENSATO CON REGALIE DI MODICO VALORE.
QUESTO COMUNQUE NON HA EVITATO AL MEDESIMO UN PROVVEDIMENTO DI CUSTODIA CAUTELARE E LA SOSPENSIONE DALL’IMPIEGO GIA’ AVVIATA DA QUESTO COMANDO.