Sono le 15.30 e la protesta parte da quello che è ritenuto lo scandalo del Politeama, in direzione della ex-Montecatini e della Scuola del Marmo. Su quello che in passato era un parco pubblico ora sorgono le costruzioni dell’immobiliare La Rosa, mentre a nulla sono servite le richieste da parte degli studenti di trasformare l’Istituto Tacca in scuola atipica di eccellenza, così da evitarne la chiusura. La marmifera: certo non si può ripristinarla, ma perché non trasformarne il tragitto in un percorso ciclo pedonale? Piazza D’armi: qui si entra nei locali destinati all’alloggio degli studenti dell’Accademia: da 2 anni e dopo 3 inaugurazioni non risultano idonei, causa infiltrazioni d’acqua e impianti malfunzionanti. A pochi passi da qui il Centro CarraraCreareUnderground la cui storia è ormai nota, come le rivendicazioni dei suoi rappresentanti. Non è un caso infine che, per l’occasione, nella piazza vengano condotti cani dai loro padroni… Scendiamo le scale e ci troviamo di fronte alla biblioteca ormai inagibile, trasferita nella sede dei Gesuiti, luogo non certo laico: alla curia, denunciano i manifestanti, verranno versati dall’Amministrazione 60 mila euro annui per i prossimi 18 anni. Sul ponte della Bugia si sottolinea poi come il suo abbattimento non preserverà da possibili nuove alluvioni. Alla nona stazione, con cartelli con su scritto “ + abusi – controlli = mafia”, gli aderenti ad Sos Carrara, implorano l’Amministrazione di fermare  l’escavazione selvaggia delle Apuane. Un minuto di silenzio è riservato alla signora Idina, vittima dell’alluvione del 2003, e al mercato coperto la denuncia del degrado in cui versa l’immobile da troppi anni. Infine il prestigioso Attila Flagellum Civitatis, con il suo carico di polveri, smog e frammenti di monumenti abbandonati, portato come il feretro di un santo lungo tutta la via crucis, viene presentato in Piazza II giugno. La consegna al sindaco Zubbani avverrà martedì prossimo alle 11. Più che soddisfatti gli organizzatori che si avviano verso Piazza D’Armi dove a tutti i bambini verrà offerta la merenda dalle mamme del Comitato. “C’erano proprio tutti”, afferma Giromella di Italia Nostra, “anche il comitato di Anderlino e quello  per la Salvaguardia del litorale: l’Amministrazione deve comprendere che questo spremio non è più solo di Italia Nostra, ma di tutta la cittadinanza”.